Sono tuttora molti gli esperti preoccupati dai possibili effetti del Y2K, secondo l’ultimo sondaggio realizzato dal “Year 2000 Group” di Washington, il 45% dei 337 professionisti interpellati ritiene che il Millennium Bug produrrà impatti significativi a livello globale, mentre un altro 45 per centro crede si tratterà soltanto di problemi minori, e il restante 10 per cento appare decisamente catastrofico: “il mondo cambierà!
Relativamente all’aspetto finanziario, il 38% degli interpellati prevede una perdita del mercato azionario intorno al 20% (recuperabile entro l’anno successivo), mentre il 45% teme una recessione di sei mesi e un effetto disoccupazione pari al 6%. Per il settore business, il 35% s’aspetta solo danni minori per le aziende; al contrario del 28% che prevede “maggiori disastri in ambito produttivo.”
Altro contesto vitale, la possibile mancanza di energia elettrica: il 40% anticipa interruzioni variabili nella fornitura fino a un massimo di sette giorni, ma per il 42% si avranno problemi sparsi per almeno due settimane continuate. Dulcis in fundo, le rassicurazioni della Casa Bianca: pur se con qualche impiccio, il governo centrale non prevede problemi per più di qualche giorno. Paure infondate, dunque, quelle degli esperti?