Anche nel settore Internet si licenzia. Nonostante il comparto stia registrando un autentico boom, i primi licenziamenti di massa sono arrivati con le concentrazioni. Le acquisizioni operate da gruppi come America Online e Yahoo! hanno portato a snellimenti del personale risultato in esubero dopo le fusioni. L’unica nota positiva, in questa ondata di licenziamenti, è rappresentata dal fatto che quanti perdono il proprio posto di lavoro hanno buone possibilità di trovarne un altro in tempi brevi in un settore che rimane molto dinamico.
Nei giorni scorsi America Online ha annunciato che, in conseguenza dell’acquisizione di Netscape, avrebbe cancellato 1.000 posti di lavoro, cioè l’8% del personale, scatenando l’entusiasmo degli investitori interessati alla riduzione di costi che l’operazione comporterà.
Si tratta di un primo caso al quale verosimilmente ne seguiranno altri dovuto alle concentrazioni in atto negli Stati Uniti tra i grossi calibri di Internet. La riduzione del personale è una regola ferrea alla quale non si sottraggono nemmeno le aziende del Web.
Contrariamente a quanto da molti ritenuto, le aziende informatiche americane sono quelle che hanno licenziato maggiormente in questi anni. Dopo il settore aeronautico e del commercio, in quello informatico sono stati soppressi 273.000 posti di lavoro negli ultimi cinque anni.
Con la fusione di AOL e Netscape molti posti di lavoro sono risultati in esubero, soprattutto nei settori amministrativi. Yahoo!, nei giorni scorsi, si è rifiutata di commentare le voci secondo le quali anche il noto Portal Site sarebbe in procinto di licenziare in conseguenza dell’acquisizione di GeoCities. Secondo gli osservatori anche la fusione tra At Home Network ed Excite potrebbe portare alla soppressione di numerosi posti di lavoro. La stessa cosa potrebbe succedere in conseguenza dell’acquisizione di Lycos da parte di USA Networks.