Eric Hellman, fondatore di unglue.it, ha un’idea: dare abbastanza denaro a chi possiede i diritti di pubblicazione di un libro perché liberi l’opera. Gratis, ovviamente. Come? Utilizzando il crowdfunding:
A book lover identifies a book that she loves and campaigns for its ungluing at unglue.it. If the conditions are right — that is, the rights are available — Gluejar [la società che sviluppa unglue] will add the book to its database of desired books. Once the author or publisher sets a fixed price for “giving the book to the world,” individuals pledge toward the book’s release — offering ten dollars, twenty, five hundred or more: however much they wish to invest to make that book available, for free, to readers around the world.
Secondo Hellman questo modello non comporta rischi e ha il pregio di essere estremamente scalabile: uno scrittore di fama mondiale (o il suo agente, o il suo editore) potrà ritenere equo un compenso di milioni di dollari, mentre un esordiente potrebbe decidere di utilizzare unglue semplicemente per rientrare delle spese.
L’autrice Alex de Campi e l’illustratore Jimmy Broxton stanno utilizzando il crowdfunding su Kickstarter per finanziare la pubblicazione della loro nuova graphic novel. In cambio di un offerta di almeno 105 dollari i negozi di fumetti interessati otterranno cinque copie dell’opera (e versione digitale allegata) da mettere in vendita, e l’esclusiva sulla distribuzione per il 2012. Chi decidesse di contribuire in misura più sostanziosa può invece accedere ai diritti di pubblicazione:
If you are a publisher or filmmaker and you’re thinking, gee, why didn’t these folks come to me? I would have loved to work with this project… well, you still can! The trade rights for major European and North American markets are available, as are the film rights. Guide prices for trade rights are North America: $5k advance on a 50/50 split; major European markets: $2.5k per market on a 50/50 split; and film: $10k option fee representing 10% for 12 months, the rest due at commencement of principal photography, and extendable for another 9 months for another $10k.
Sperimentazione costante e ricerca di nuovi modelli di business sembrano poter liberare il self publishing sia dall’etichetta di vanity press sia dal ruolo, peraltro noioso e limitato, di nemesi dell’editoria tradizionale. A pensarci bene, se ci sono di mezzo editori, produttori, agenti, librai e lettori, più che di self publishing sembra che si tratti di publishing tout court. Solo magari un po’ diverso.