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Alternext piace: le Internet Company vanno in Borsa

15 Luglio 2005

Alternext piace: le Internet Company vanno in Borsa

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Alternext è stato creato ufficialmente il 17 maggio 2005 da Euronext, Borsa paneuropea presente in Gran Bretagna, Francia, Olanda, Belgio e Portogallo, per rispondere alle attese delle piccole e medie imprese, desiderose di beneficiare di un accesso semplificato al mercato borsistico per finanziare il loro sviluppo. Questo nuovo mercato offre infatti, alle PMI, modalità d'ammissione e di quotazione semplificate, adeguate alla loro dimensione.

Così, dopo un lungo periodo di calma piatta, molte società high-tech sembrano di nuovo attratte dalla Borsa. Questo nuovo frammento della borsa europea, dedicato alle PMI innovative, permette infatti alle società di sostenere lo sviluppo delle loro attività.

Anche se queste nuove quotazioni in Borsa rappresentano operazioni più modeste di quelle del periodo d’oro della “new economy”, in cui le start-up raggiungevano valori fuori norma, tuttavia si può essere soddisfatti della reazione del mercato, soprattutto in un periodo davvero critico per i mercati europei, messi a dura prova dalle ultime vicende terroristiche internazionali.

Ad aprire le danze, nel mese di maggio, i primi otto siti: Adomos, CBO Territoria, Harvest, Maximiles, Meilleurtaux, MG International, Poweo e Satimo. Ma entro qualche giorno, e comunque prima dell’estate, dovrebbero essere una dozzina le società quotate su Alternext, fra cui Freelance.com, Normaction, Sidetrade e Sporever.

MeilleurTaux.com è stato il primo a quotarsi su Alternext. Da allora, il sito francese specializzato nel credito in Rete ha investito la totalità del suo capitale e pare non rammaricarsene. In occasione del suo ingresso in Borsa, infatti, ha riscontrato una forte domanda, cosa che gli ha permesso di realizzare un aumento di capitale di 4,4 milioni di euro.

All’interno del contesto europeo, non certo rilassato, Sporever ha invece preferito rinviare dall’8 al 13 luglio la sua quotazione in borsa. Infatti, nel periodo successivo ai terribili eventi londinesi, la società di produzione di contenuto sportivo multisupporto (Internet, Mobile, televisione), fondata cinque anni fa da Patrick Chêne e Jacques-Henri Eyraud, ha deciso di attendere per la vendita delle sue azioni, sperando di beneficiare di migliori condizioni.

Altra società che ambisce ad Alternext è Freelance.com: società pioniera della Rete che si propone come intermediaria tra i professionisti indipendenti (free lance appunto) e le aziende che devono realizzare progetti lavorativi, intende introdurre in Borsa circa il 15% del suo capitale. La quotazione del titolo Freelance.com era inizialmente prevista per il 14 luglio, ma le negoziazioni dovrebbero cominciare con qualche giorno di ritardo. Nel 2004 la società, il cui servizio è presente in diversi paesi, ha realizzato un fatturato di 26,7 milioni di euro per un utile netto di 151.000 euro.

Con maggiore discrezione, Maporama International ha scelto il settore del Libero Mercato per muovere i suoi primi passi in Borsa. Lo sviluppatore di soluzioni software di geolocalizzazione introdurrà circa il 23% del suo capitale sul mercato.

“Avremmo preferito Alternext ma la nostra società non aveva abbastanza storia per un’iscrizione. Abbiamo bisogno di combustibile immediato per il nostro sviluppo commerciale, così abbiamo scelto il Libero mercato, ma prevediamo un trasferimento verso Alternext a medio termine”, spiegano i dirigenti della società.

E l’elenco dei richiedenti si prolunga di settimana in settimana, sono sempre più le Internet Company che comunicano la volontà di quotarsi ad Alterntex, un’ottima seconda chance per la “new economy”.

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