È diventata operativa la Commissione per il software a codice sorgente aperto nella Pubblica Amministrazione, istituita con un decreto firmato il 31 ottobre 2002, dal Ministro per l’Innovazione e le Tecnologie.
Il nuovo organismo, si legge nel comunicato stampa diffuso dal Ministero, effettuerà – avvalendosi delle migliori competenze e coinvolgendo le Amministrazioni interessate – un’analisi approfondita delle tendenze tecnologiche e di mercato e una valutazione dei nuovi sviluppi delle tecnologie dell’informazione, quali appunto l’open source.
L’attività della Commissione prevede, a questo scopo, un confronto tra le diverse posizioni in materia dell’Unione Europea e dei maggiori Paesi industrializzati, nonché dell’industria Ict, che servirà a fornire a tutte le Amministrazioni Pubbliche gli elementi di valutazione per le scelte e le strategie in materia di open source.
La Commissione, presieduta dal prof. Angelo Raffaele Meo, è composta da rappresentanti del mondo accademico, del Dipartimento per l’Innovazione e le Tecnologie, dei Ministeri dell’Istruzione e dell’Economia, dell’Autorità per l’Informatica nella Pubblica Amministrazione, dell’Istat e di Regioni, Province e Comuni.
Entro tre mesi, la Commissione dovrà concludere il lavoro, con la presentazione di una relazione finale.