In una società come la nostra, dove i mali sono in costante aumento, è necessario tutelare i giovani, una delle categorie più facilmente impressionabili e maggiormente influenzabili, da eventuali rischi, come ad esempio quello della pedofilia online.
Il fatto è che, con l´arrivo di Internet, tali problemi hanno trovato nella Rete un mezzo di diffusione più rapido, che ha portato alla necessità di un maggior controllo della fitta rete informatica, per proteggere soprattutto i giovani utenti, dai pericoli provenienti dal Web.
“Ormai circa un terzo degli italiani ha accesso alla banda larga e fino al 75% dei minori naviga in rete senza il controllo dei genitori, esponendosi quindi al rischio pedopornografico”, ha affermato Marco Comastri, amministratore delegato Microsoft Italia.
A tal fine, Microsoft e Telefono Azzurro hanno unito le forze per migliorare l´ambiente di navigazione.
L´intesa è stata presentato da Neil Holloway, vice presidente Microsoft Corp., Marco Comastri, Ernesto Caffo, presidente Telefono Azzurro, ed Elvira D’Amato (vice questore aggiunto della Polizia Postale).
Il colosso informatico di Redmond ha dunque messo a disposizione tecnologie e competenze informatiche atte ad avviare il call center Telefono Azzurro di Palermo, attivo all’interno del progetto Servizio Emergenza Infanzia 114 proprio per la tutela dei minori dal rischio di pedofilia online. Non solo.
Microsoft offrirà all´associazione no profit maggiore visibilità sul proprio portale MSN, che ogni mese raccoglie circa 15 milioni di visite. In questo modo il servizio di tutela dei minori sarà ancora più accessibile agli utenti.
Infine, il gigante informatico offrirà di sponsorizzare gratuitamente il sito 114 di tutela dell´infanzia, tramite banner e link, in modo da rendere veloce ed efficiente la raccolta di dati e informazioni che arrivano agli operatori del call center e consentire un intervento rapido in caso di atti pedopornografici.
L´intesaprevede anche una collaborazione con la Polizia Postale, già attiva nel campo della tutela dei minori in rete, tramite l’istituzione di un commissariato online.