L’Istituto di Istruzione Degasperi di Borgo Valsugana, provincia di Trento, ha fatto notizia a livello regionale per il progetto di adottare pagine Wikipedia nelle classi e condurre formazione apposita sul tema (dal minuto 12:30).
Il progetto, fortemente voluto dal dirigente della scuola, Paolo Pendenza, e appoggiato da un gruppo di insegnanti capaci e formati, significa fare giustizia del copiaincolla sventato e pigro che avviene in mille scuole informatizzate senza cultura. A lungo andare possiamo poi intravedere la liberazione dai mandarinati dell’enciclopedia che dovrebbe essere libera e dei loro piccoli feudi governati a ditino alzato.
Sempre in Trentino, stavolta a Rovereto, l’Istituto Tecnico Tecnologico Marconi ha organizzato una giornata dedicata al Safer Internet Day, la giornata della Rete più sicura. L’agenda ha visto incontri con ragazzi e genitori, presentazione di lavori delle classi, dibattiti sulla sicurezza e praticabilità della Rete, workshop, e molto altro. Così ha aperto la giornata Laura Zoller, dirigente del Marconi:
È un evento un po’ speciale quello di oggi perché siamo in diretta streaming. Molte scuole hanno espresso interesse per questo momento, trentine e non solo. Lo scopo di questa giornata è appunto anche sottolineare le possibilità positive e virtuose che la Rete consente di mettere in campo.
Questa è la novità: tutto è accaduto in aula magna, nelle classi, nei laboratori e però anche online, con streaming via YouTube, domande e commenti via Twitter, partecipazione da altre scuole della regione e dell’Italia. Il tutto realizzato con strumentazione normalissima e risorse interne, a costi più che limitati.
Al posto di tante chiacchiere sulla carta igienica e sui rischi di Internet – agitati a mo’ di clava, invece che affrontati con coscienza, per chiedere un cambiamento che nei fatti cambi niente – rete vera, impegno autentico, ragazzi coinvolti in modo pulito e ricco e genitori finalmente consapevoli e informati. Se ci sono notizie da altre regioni le recepiamo volentieri; la scuola italiana può entrare nel XXI secolo in modo equilibrato e produttivo. Va fatto sapere.