Il dot com crash, la sequela di chiusure e fallimenti delle società web-based, sembrava essere, appunto, un “crash” molto doloroso ma destinato a chiudersi in vista di un’attesa inversione di tendenza. Invece, a quanto pare, la prima metà del 2001 è stata una nuova stagione nera, nerissima, per le aziende lanciate sul Web.
Nei primi sei mesi del 2000 avevano chiuso 36 aziende Internet, mentre nel 2001 il bilancio è già molto molto più drammatico. Già 330 siti commerciali hanno rinunciato all’avventura del business digitale. Una vera e propria mazzata
Si tratta di dati americani, ma ciò non è incoraggiante neanche per il Vecchio Continente. Secondo gli analisti, comunque, passeranno ancora circa due anni prima che si possa avere un quadro in qualche modo definitivo di chi ce l’ha fatta e chi no.