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Dove si va col cellulare

05 Dicembre 2013

Dove si va col cellulare

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Indizi sul futuro del nostro sistema di comunicare nascosti nella recensione di un sistema operativo mobile.

Per quanto la sua resa economica per gli sviluppatori sia ancora inferiore ai risultati raggiunti da iOS, Android funziona benissimo in diffusione, montato su tre telefoni intelligenti ogni quattro. Il che spiega la rilevanza delle sue evoluzioni.

La più recente di queste si chiama KitKat, Android 4.4, cui Ars Technica ha dedicato una lunga e minuziosa recensione usando come terminale un Nexus 5, fino a due settimane fa l’unica possibilità. HTC e Samsung hanno da poco pubblicato la parte open source delle rispettive ROM e si attende l’aggiornamento ufficiale di Google; una delle novità di KitKat è proprio l’ambizione di installarsi su quanti più modelli possibile per ridurre il problema della frammentazione dei sistemi che affligge i programmatori e penalizza la qualità del software.

A parte le icone più grandi o l’arrivo delle trasparenze nella barra di stato e tutte le altre modifiche rispetto a Jelly Bean, per le quali rimando all’articolo originale, mi hanno colpito due note apparentemente slegate e marginali. La prima è questa:

Una decisione di progetto ardita: la schermata principale della nuova app telefonica non contiene un tastierino numerico. La modalità primaria per effettuare chiamate nelle intenzioni di Google consiste nel toccare velocemente un contatto o effettuare una ricerca stile Pagine Gialle mediante le Mappe.

Mossa rischiosa, commenta Ars Technica, ma funziona; quando si ricorda un nome, diventa inutile cercare una sequenza di dieci numeri. Che si avviano a divenire un retaggio nascosto nelle viscere del computer, una necessità formale da amministrare in automatico. La seconda nota:

In KitKat la app di messaggistica è svanita, sostituita da Google Hangouts, ora la modalità preimpostata di invio SMS. […] Ciascun protocollo vive nel proprio piccolo mondo all’interno della app.

Gli SMS diventano una modalità della più ampia funzione di comunicazione interpersonale non telefonica. Se accostiamo questa nozione all’idea di dimenticare i numeri di telefono, viene spontaneo pensare che nel giro di qualche anno la nozione di telefono vada a sparire o a divenire irrilevante. E quando Google – che ha già iniziato a posare la propria fibra ottica – e altri decidessero un deciso passo strategico in questa direzione, potrebbero diventare irrilevanti le stesse compagnie telefoniche.

L'autore

  • Lucio Bragagnolo
    Lucio Bragagnolo è giornalista, divulgatore, produttore di contenuti, consulente in comunicazione e media. Si occupa di mondo Apple, informatica e nuove tecnologie con entusiasmo crescente. Nel tempo libero gioca di ruolo, legge, balbetta Lisp e pratica sport di squadra. È sposato felicemente con Stefania e padre apprendista di Lidia e Nive.

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