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Le polizie anglosassoni creano trappole per pedofili

25 Febbraio 2004

Le polizie anglosassoni creano trappole per pedofili

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Le forze di polizia di Gran Bretagna, Australia e Stati Uniti hanno deciso di creare falsi siti pedo-pornografici, per cercare di attirare e individuare gli utenti di questo genere di servizi

Le squadre di polizia informatica di questi paesi si apprestano a varare una vasta operazione anti-pedofilia su Internet utilizzando siti trappola, per attirare i criminali e cercare di arginare un fenomeno che si rivela sempre più esteso.

Un messaggio, inserito nell’home page di questi siti, informerà gli utenti che la pedofilia è reato e che, proseguendo nella navigazione, verrà infranta la legge; saranno inoltre informati del fatto che le informazioni personali che inseriranno potranno essere comunicate alle forze di polizia di diversi paesi.

Numerosi arresti di pedofili sono stati effettuati, in ogni parte del mondo, proprio grazie alla sorveglianza di siti Internet, identificando gli utenti grazie ai numeri di carta di credito utilizzati per accedervi.

Questa nuova operazione è stata decisa per cercare di porre un ulteriore freno al fenomeno della pedofilia online, offrendo alla polizia maggiori strumenti di controllo e prevenzione in Rete.

L'autore

  • Annarita Gili
    Annarita Gili è avvocato civilista. Dal 1995 si dedica allo studio e all’attività professionale relativamente a tutti i settori del Diritto Civile, tra cui il Diritto dell’Informatica, di Internet e delle Nuove tecnologie.

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