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Il libro arricchito visto da De Agostini Scuola

22 Febbraio 2017

Il libro arricchito visto da De Agostini Scuola

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Editori, scuola e didattica, digitale e rete: fattori che è ancora difficile accostare per ricavarne positività. Volevamo approfondire.

Questa intervista è la prima di una serie, volta a scoprire come le aziende editoriali librarie che si occupano di didattica concepiscono e applicano strategie globali per prosperare anche nel mondo digitale.

Abbiamo rivolto un set di domande simile a ogni editore e sarà interessante confrontare le risposte, per arrivare a una visione collettiva del tema, affrontato da più soggetti e angolazioni. Ad aprire la serie è DeAgostini, che ringraziamo per la collaborazione e per la quale ci ha risposto Karen Nahum.

Apogeonline: L’editoria didattica procede verso una sempre maggiore apertura al digitale e numerose case editrici hanno scelto una piattaforma per lo sviluppo delle proprie opere in versione elettronica. Qual è la vostra esperienza in materia? Come vi state muovendo?

Karen Nahum: Dall’anno scolastico 2011-2012 è obbligo di legge avere una versione digitale dei testi (mista o digitale). Per questo De Agostini Scuola ha sviluppato una offerta a corredo delle proprie opere con un approccio dedicato all’area digitale, volto a interpretare i bisogni di insegnanti e studenti per offrire la migliore esperienza d’uso possibile. Con questo obiettivo De Agostini Scuola ha proposto un ampio spettro di soluzioni per soddisfare tutte le esigenze della propria utenza, creando un catalogo con un’offerta digitale dedicata.

De Agostini Scuola ha quindi costruito un ambiente educativo digitale a supporto degli insegnanti che consente, a seconda del grado di maturità del proprio approccio al digitale, di utilizzare le varie risorse messe a disposizione dalla casa editrice: dall’ebook evoluto, all’easybook, agli esercizi, ai test, ai video, alle app, agli approfondimenti multimediali tematici, ai percorsi legati alla didattica delle singole materie. Una nuvola integrata da cui attingere risorse a seconda delle proprie esigenze.

Che tipo di feedback ricevete dal vostro pubblico? Nel senso dell’impostazione del lavoro e delle caratteristiche dei prodotti. Che cosa desidera l’utenza? Ci sono differenze di visione e di aspettativa tra i vari soggetti coinvolti (studenti, docenti…)?

L’utilizzo non è ancora massivo: chi utilizza i nostri contenuti digitali non fa scelte di campo ma sta comprendendo l’utilità di poter accedere ai diversi contenuti a seconda della funzione d’uso. L’utenza vuole un accesso semplice alle risorse e la possibilità di personalizzare la propria esperienza d’uso. Riscontriamo esigenze diverse a seconda del grado di maturità digitale. I ragazzi hanno spesso a disposizione device differenti a seconda che si trovino a scuola o a casa, e la maggior parte ha sempre in tasca uno smartphone: per questo abbiamo cercato di portare all’interno delle nostre soluzioni modalità di accesso immediato al contenuto digitale, come nel caso di DeALink, l’app di De Agostini Scuola che consente di inquadrare una pagina dei nostri libri di testo e di accedere immediatamente alle risorse multimediali collegate.

Qual è la vostra filosofia di integrazione tra il testo su carta e la versione digitale? Dove si colloca il punto di equilibrio tra la fruizione cartacea e quella elettronica?

Il nostro libro digitale non è una semplice riproposizione del cartaceo ma è un vero libro arricchito che consente una navigazione trasversale fra supporti video, esercizi, audio e note; è integrato con una soluzione di classe virtuale interattiva e supporta i bisogni educativi speciali.

Riteniamo quindi che ci siano funzioni d’uso a seconda dei supporti: la carta, che consente di avere riferimenti spaziali, per lo studio e la memorizzazione; l’esperienza digitale per l’esercizio, l’approfondimento multimediale e la collaborazione. Se pensiamo alle esigenze legate ai bisogni speciali e al tema dell’inclusione, il digitale gioca un ruolo fondamentale. Non crediamo quindi che carta e digitale siano in opposizione ma al contrario un sistema integrato che consente di aumentare, supportare e potenziare l’esperienza dell’apprendimento.

Come una piattaforma digitale di sviluppo trasforma il lavoro editoriale e le competenze, e il workflow, di una casa editrice?

Il digitale a corredo di un testo scolastico è un lavoro di co-progettazione che inizia con il concept dell’opera. La trasformazione digitale ha toccato quindi diversi punti del workflow di progetto, oltre alle figure professionali necessarie e alle competenze specifiche che richiede.

Ora in casa editrice abbiamo persone che si occupano di user interface, gamification dell’esperienza educativa, produzione video: tutte competenze che qualche tempo fa non erano presenti all’interno della redazione.

I libri didattici estesi al mondo digitale sono scritti nel modo tradizionale, con l’innesto a posteriori delle funzioni elettroniche, o sono realizzati da subito per il nuovo assetto multifunzionale?

È un lavoro che ha visto diverse fasi, e ora stiamo arrivando alla co-progettazione dall’inizio, dal primo pensiero dell’opera. Le difficoltà principali sono state superate pianificando un’organizzazione del lavoro integrata nel momento della progettazione della struttura dell’opera e pensando da subito a un nuovo assetto multifunzionale, multidevice, multiaccesso e alle diverse funzioni d’uso.

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