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Abc e la tecnologia disegnata

24 Novembre 2006

Abc e la tecnologia disegnata

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Apogeonline inaugura Bit Comics, una rassegna settimanale dei talenti del fumetto che stanno emergendo grazie a Internet. Ogni mese un autore, quattro tavole originali per raccontare e raccontarsi, sullo sfondo della tecnologia. Appuntamento ogni sabato.

Ormai scalzato nella hit parade dei motivi-per-i-quali-la-gioventù-è-bruciata dai videogiochi e dai reality show, superato dai cartoni animati nel cuore dei più piccoli (Luca Raffaelli suggerisce giustamente di chiamarli disegni animati, ma è una battaglia persa), inchiodato alla bidimensionalità dell’inchiostro che non si muove e non si gioca con un joypad, il fumetto rischiava di andare incontro a una mesta vecchiaia fatta di bei ricordi e di un consumo d’élite (curiosa parabola di un arte nata che più popolare non si può). Questo prima del Web. Perché oggi il fumetto ha nella Rete un alleato formidabile, una miracolosa fonte di giovinezza, un economico lifting virale di linguaggi e talenti. Il Web è naturalissimo botulino del fumetto, e in molti se ne stanno accorgendo. Apogeonline è tra questi, e dopo un primo riuscito esperimento rilancia con un progetto che debutta oggi e che si propone più ad ampio raggio. Proprio sul fumetto che nasce dal Web e dalle nuove tecnologie (e spesso inevitabilmente ne parla… ops, ne disegna). Ci torniamo nell’ultimo comma, portate pazienza.

Niente strip, tra fiction ed elite

In Italia, a dire il vero, il fumetto di carta non è esattamente il deserto dei Tartari in attesa del successo che forse verrà. Resistono ancora oggi esperienze di quantità e qualità come gli albi della Bonelli, i cui vari Tex, Dylan Dog, Nathan Never mostrano pochi cedimenti (ma ci sono, nelle vendite degli ultimi vent’anni). E c’è molta produzione d’autore (ma non come dagli amati-odiati cugini francesi), quella letteratura disegnata di cui parlava Hugo Pratt (o romanzo grafico come si preferisce oggi) che ha avuto negli ultimi anni straordinari interpreti di casa nostra: lo strabiliante Gipi, il celebrato Mattotti, il bravissimo e anomalo bonelliano Enoch, il rocker Davide Toffolo e tanti altri – anche giovanissimi usciti dalle fucine delle scuole di fumetto.

Manca però – e parliamo sempre del nostro buffo Paese – quel trait d’union fumettistico che altrove ha messo in connessione virtuosa il fumetto d’elite (la letteratura disegnata) e quello fictional e d’intrattenimento (Bonelli in Italia, o le molteplici saghe dei supereroi negli Usa). Un tratto d’unione quotidiano e popolare, mescolato alla varia cronaca, altare o contraltare dissonante dell’attualità; quello che altrove occupa giornalmente o quasi le pagine interne dei newspapers e che da noi si vede solo per qualche mese d’estate, nella pagina dei cruciverba: la comic strip (o striscia). La strip è la forma primigenia del fumetto e nasce proprio per essere pubblicata all’interno delle pagine dei quotidiani: da destra a sinistra, due/tre vignette e conclusione (tranne la domenica, ché l’importante foliazione dei quotidiani anglosassoni ha permesso la libertà di una striscia-non-più-striscia, dallo sviluppo verticale e più narrativo).

L’intimo applauso, il sorriso o il pensiero

Raccontano una storia, le comic strip, e giorno dopo giorno, con o senza continuità temporale: con personaggi eternamente uguali a se stessi e dimentichi di ciò che ieri fu, oppure che invecchiano e cambiano, in sincronia con i loro disegnatori. L’intento è facile e difficilissimo allo stesso tempo: far ridere o sorridere (che vuol dire, in fondo, pensare). Ne scrivevamo qualche mese fa proprio su Apogeonline:

La strip costringe chi disegna ad impegnarsi in una delle prove più difficili in assoluto, per un narratore quale ci si aspetta che sia: essere sintetico, ed essere brillante. Non sempre il salto mortale narrativo riesce; non è sempre facile esaurire nei limiti spazio-temporali di poche vignette tutta la forza centrifuga di una storia compiuta. Quando riesce, però, scatta l’intimo applauso – il sorriso o il pensiero.

In Italia mercato per le comic strip, però, non c’è – e mai c’è stato. Nell’editoria dei quotidiani anglosassoni le comic strip sono intoccabili come il meteo e gli annunci economici. Usati come arma per conquistarsi, vignetta dopo vignetta, la fedeltà dei lettori. Nel tempo questa scelta editoriale ha prodotto una vera e propria scuola stilistica con tanto di capolavori indiscussi dell’arte del fumetto (non scrivo dell’arte tout court, ma lo penso). In Italia, tranne rari casi, nisba.

“Facciamocene una ragione e apriamo un sito web”

È questo quello che deve aver pensato chi, a un certo punto, ha cominciato a guardare alla Rete come un luogo dove finalmente pubblicare strip e fumetti senza aspettare che dalla torre d’avorio dei quotidiani aprissero l’inferriata invece di sguinzagliare i coccodrilli. Sono quindi nati nel corso degli ultimi anni molti siti e webzine che si propongono di pubblicare, promuovere, accogliere i talenti fumettistici innamorati delle strip (ottimi esempi italiani sono, tra gli altri, La Striscia.net e Nuvole Elettriche). Nonché – è storia più recente – la rivoluzione dei blog ha permesso a molti talenti individuali di aprirsi un proprio sito personale dove pubblicare i propri fumetti, bypassando in parte anche l’appassionata intermediazione delle webzine fumettare. Disegnando se stessi, senza alcun filtro, in stretto rapporto con chi legge e commenta – trovando così, spesso, il senso più puro e incontaminato delle comic strip.

La tecnologia disegnata

Luglio 2006, s’inaugura su Apogeonline una striscia settimanale disegnata da eriadan, uno dei fumettisti nati da e con il web più seguiti e talentuosi. S’intitola Screensaver, ed è da poche settimane terminata dopo 14 splendide tavole che hanno raccontato la tecnologia dall’interno (non è un modo di dire: i personaggi erano i vari componenti hardware e software del computer raffigurati come nevrotici impiegati di un normale ufficio). Oggi Apogeonline rilancia, con un progetto dall’alfabetica semplicità: Abc, Apogeonline Bit Comics.

Apogeonline Bit Comics vuole essere una vetrina per i nuovi talenti che si stanno distinguendo per l’uso creativo dei fumetti su Internet. Una porta aperta alla ventata di freschezza di una generazione di fumettisti che sul Web sta mettendo alla prova di pubblici sempre più attenti e appassionati i propri talenti e la propria immaginazione. Apogeonline Bit Comics funziona come una galleria d’arte (fumettistica) a rotazione mensile. Ogni mese un autore “esporrà” quattro tavole originali nel formato delle strip domenicali, quelle orizzontali e narrative. Oggi il debutto è affidato a Elisabetta Decontardi, alias Deco, talentuosa fumettista e illustratrice nata e cresciuta con il Web.

Ogni sabato, un autore al mese

Ogni sabato quindi, e ogni mese un fumettista diverso. Varietà di tratti, stili, umorismi, scelte grafiche. C’è solo un unico inevitabile vincolo tematico: raccontare la tecnologia (e il nostro rapporto con essa). Che è poi come dire raccontare la vita di tutti noi e di tutti i giorni. Le tecnologie sono ormai come l’aria per i terricoli e l’acqua per i pesci: volenti o nolenti stanno intorno a noi. Anche se spesso non ce ne accorgiamo (a meno che non smettano di funzionare, o che qualcuno non ce le faccia notare). Perché prima di usarle, le tecnologie, le adottiamo (spesso incorporandole – alzi la mano chi si arrischia ad uscire senza telefonino). Le accogliamo nella nostra vita, ne facciamo terminali invasivi e insieme sfuggenti per soddisfare i nostri bisogni e i nostri desideri.

Tecnologie che fanno le nostre veci e le nostre voci, ci connettono e insieme ci isolano dall’altro, velocizzano alcune pratiche e contemporaneamente aumentano il nostro bisogno di tempo – la percezione che tutto sia sempre dannatamente lento. Tecnologie che ammaliano o talora spaventano, allontanando chi non riesce a domarle o semplicemente capirle fino in fondo. Ci vuole (anche) il fumetto, insomma, perché grande è la confusione e la curiosità sotto il cielo, ed urge un pensiero sotto forma di risata.

Eventuali segnalazioni e candidature per Apogeonline Bit Comics sono ben accette. L’indirizzo e-mail di riferimento è [email protected].

L'autore

  • Antonio Sofi
    Antonio Sofi è autore televisivo e giornalista. Consulente politico e sociologo della comunicazione, ha un blog dal 2003 ed è esperto di social network e nuovi media.

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