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T’acchiappo col Bluetooth

22 Giugno 2005

T’acchiappo col Bluetooth

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Il desiderio primario di seduzione ed il parallelo sviluppo delle tecnologie wireless stanno convergendo verso prodotti software ad alto potenziale di mercato

La seduzione, provate un po’ a negarlo, è una delle molle principali del genere umano, a detta di alcuni (tra cui la mia analista, Freudiana ultraortodossa) la più potente di tutte.

Come ho già avuto occasione di evidenziare in miei scritti passati (cioè in quasi tutto ciò che ho prodotto finora; secondo la Freudiana ho una fascinazione ossessiva-compulsiva verso lo scrivere di tali argomenti, figuratevi i problemi che ho nel preparare documenti di marketing strategico per i miei clienti…), il potenziale di business per qualsiasi applicazione, prodotto o servizio che massimizzi il potenziale di seduzione è gigantesco; come ben sanno coloro che si occupano di profumi, biancheria intima, automobili sportive e trapianti dei capelli.

In questo campo il Web ha dato una bella rivoltata alla società e al modo in cui spendiamo i nostri soldi: i servizi di dating online sono infatti un affare di tutto rispetto, in grado di catalizzare quasi l’1% del totale dei click espressi in Rete e miliardi di euro di fatturato.
Internet, è vero, ci ha permesso di reinventare il tema della seduzione in una modalità assolutamente irreplicabile in qualsiasi altra forma, ma presenta purtroppo un problema di fondo: il real time resta al di fuori della sua portata.

Mi spiego meglio. Se volete combinare con una new entry via Internet, qui e ora (termine tecnico: acchiappo al volo) ve lo scordate.

Mettiamoci pure la chat, mettiamoci pure il video; il tempo reale, il colpo di fulmine non è alla portata, come minimo dovete attendere qualche ora. Figuriamoci poi quanto può fare il povero Web quando siete lontani da casa e dall’ADSL, diciamo nel caso in cui il vostro blind date vi abbia dato buca, vi troviate in un cocktail bar dall’altra parte della città e abbiate dimenticato di ricaricare la prepagata per l’accesso dati del vostro terminale Internet portatile…

In questo ci soccorre la tecnologia Bluetooth.

Ormai sempre più ubiqua, disponibile in moltissimi modelli di telefono portatile, anche di piccola dimensione, che possiamo quindi portarci in giro quando usciamo senza creare goffi bozzi negli indumenti o costringere alla schiavitù di zaini e borsette da presidiare in locali pubblici.
Ci soccorre Kangourouge,un’azienda francese che, con flair tipicamente marsigliese, ha trovato una semplice ed elegante soluzione al nostro problema di matchmaking hic et nunc.

Il prodottino di Kangourouge si chiama Proxidating e consiste in un software da scaricare e installare sul telefono mobile. Una volta installato, nelle migliori tradizioni e paradigmi del matchmaking, passate a compilare un bel profilo seducente che vi metta nella migliore luce possibile per le prede (una bella sfida, diciamocelo, vista la basicità delle opzioni offerte dall’applicazione…). Di seguito aggiungete una bella foto, il cui requisito principale è che sia recente, meglio recentissima: come capirete tra un attimo, metterci la foto della prima comunione sarebbe veramente da scemi.
Decidete infine cosa state cercando, stabilendo i parametri desiderati nel potenziale compagno/compagna d’avventura (vedi sopra, alla voce basicità; nella beta release del software l’unica scelta ammessa era animale, vegetale o minerale).

Ecco fatto, il biglietto da visita/manifesto/dichiarazione d’intenti/richiamo tecnologico d’accoppiamento è pronto e residente sul telefonino. Non resta a questo punto che partire verso luoghi frequentati dalle possibili vittime: voi pattugliate il territorio, al resto ci pensa il telefono.

Se nel raggio di una quindicina di metri dal telefono Bluetooth si manifesta un mobile appartenente ad una persona compatibile con i vostri desideri (e che abbia, ça va sans dire, installato Proxidating), i cellulari inizieranno a parlarsi e a mettersi d’accordo.

Ring Ring, fa il suo telefono se siete il tipo giusto.
Ta-da-da-da-taaa-da, da-ta-ta-ta-daaa-bum (La Cavalcata delle Valchirie, versione Apocalypse Now polifonica), parte dal vostro cellulare se lei/lui è in target.

“Plic, plic” fa il cellulare e mostra sul display la foto del potenziale corrispondente, accompagnato da profilo e dichiarazione d’intenti.
“Ma che imbecille…” fa invece lei se siete stati cosi smart da usare la summenzionata foto d’annata. Già, perché la killer feature del software è che dovete essere quasi a contatto di gomito affinché vi possiate incontrare. Così, l’uso della foto teletrasmessa permette di riconoscere immediatamente chi è lo scemo che ci sta provando con messaggi sgrammaticamente pornografici… o il volpone che, contando sull’ignoranza delle masse, saccheggia Prévert per farlo passare per farina del suo sacco.

A questo punto non resta tanto da spiegare: vi guardate in faccia, vi riconoscete, vi sentite due perfetti cretini (lei è la vostra giovanile signora madre, recentemente divorziata…), avvampate dall’imbarazzo e fuggite verso il più vicino ufficio di reclutamento della Legione. O, se il luogo è accogliente, vi accoppiate sul posto. O una via di mezzo di qualche genere, tipo iniziare una conversazione SMS a quattro metri di distanza l’uno dall’altro.

Da notare che l’altra killer feature del prodotto è che, funzionando a mezzo Bluetooth, non coinvolge in nessun modo l’operatore telefonico e quindi non ha costi di utilizzo: fattore che contribuirà grandemente al successo del prodotto… sempre che, in accordo con la legge di Metcalfe (il valore di una rete è proporzionale al quadrato dei suoi membri…), ci sia un numero sufficientemente grande di anime avventurose che decida di adottare questo protocollo di tacchinaggio in tempi ragionevolmente brevi.

L’ultima caratteristica interessante del prodotto è che sostanzialmente autoseleziona il target. In parole povere è evidente che chi se lo installa si autodichiara aperto e disponibile all’avventura e come tale a minor potenziale di rifiuto, insulto o denuncia penale, a differenza di forme più ruspanti di seduzione senza fili basate sull’irruzione non autorizzata nei cellulari Bluetooth altrui (Bluetoothing o Bluejacking).

Le evoluzioni future parlano di una espansione geometrica delle possibilità di incontro di anima gemella (o di partner del sedile posteriore della Station Wagon) all’arrivo della prossima generazione Bluetooth, che porterà la gittata a quasi 100 metri, coinvolgendo potenzialmente intere folle di potenziali partner, auspicabilmente incorporando però un filtro in grado di eliminare automaticamente parenti sotto il secondo grado, colleghi, ex fidanzate che vi credono in seminario e, soprattutto, la vostra psicanalista. Specialmente se Freudiana integralista.

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