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Linux conquista le capitali europee

28 Giugno 2004

Linux conquista le capitali europee

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Dopo essere diventato il sistema operativo ufficiale in moltissimi paesi, ultimi in ordine di tempo Brasile e Israele, Linux si lancia alla conquista dell'Europa

La municipalità di Monaco si prepara ad abbandonare definitivamente Windows a favore di piattaforme GNU/Linux, così come la città norvegese di Bergen. Una scelta dettata sicuramente dai vantaggi economici derivanti dall’adozione del software open source, che mostra anche, però, una certa volontà d’indipendenza.

Il primato, in termini di rapidità, nel passare a soluzioni non proprietarie, spetta alla Germania a Monaco in particolare. Con 50 voti contro 29, il consiglio comunale della città bavarese ha convalidato, in questi giorni, l’utilizzo di soluzioni libere GNU/Linux in sostituzione dell’ambiente proprietario Windows. Linux, OpenOffice, Mozilla e soci saranno chiamati a equipaggiare circa 14.000 computer tra desktop e notebook, di proprietà dei servizi comunali. La migrazione da Windows dovrebbe cominciare nel mese di luglio 2004.

Un duro colpo per Microsoft, anche se non inaspettato. Il progetto di migrazione della città di Monaco, infatti, era già cominciato nel 2002. Nel 2003 il presidente di Microsoft, Steve Ballmer, si era mosso personalmente per tentare di convincere le autorità tedesche a proseguire nell’utilizzo dei prodotti della casa di Redmond, grazie anche a sconti e riduzioni tariffarie. Tutto inutile, evidentemente. Oltre al vantaggio economico, infatti, il software libero è stato scelto per la sua sicurezza, la sua affidabilità e la sua flessibilità. Parametri di primaria importanza nel momento in cui si sta sviluppando l’e-government, sia in Germania sia nel resto dell’Europa.

Dopo Monaco si è mossa la città norvegese di Bergen, anch’essa decisa a procedere a un’importante migrazione da Windows a Linux. A differenza di quello tedesco, però, questo progetto non riguarda, per il momento, le postazioni client ma soltanto i server. In questo caso, la scelta di Linux è stata fatta per ragioni economiche, d’indipendenza di fronte ai fornitori e, infine, allo scopo di non dover mantenere diversi sistemi operativi.

I responsabili informatici del comune di Bergen hanno scelto la distribuzione Linux Suse di Novell, giudicata superiore tecnicamente a quella di Red Hat, in particolare sul piano del supporto delle architetture a 64 bit. La migrazione si compone di due azioni principali: da un lato si tratta di sostituire 100 server, attualmente sotto Windows, dislocati negli istituti d’istruzione e universitari di Bergen, con 20 server IBM che saranno raccolti in due luoghi predisposti a fungere da server farm; d’altra parte, Bergen sostituirà circa 20-30 server Unix di diverse case produttrici con sei server biprocessore Itanium di HP.

La città norvegese gestisce, inoltre, un parco di Pc dotati di Windows 2000 e utilizzati da 32.000 studenti che non esclude, in futuro, di portare verso alternative libere.

Non va poi dimenticato che anche la città di Parigi si avvicina al software non proprietario. Anche la capitale francese sta infatti valutando il passaggio al software libero. Sempre in Francia, il ministro del settore pubblico. Renaud Dutreil, ha inoltre annunciato la sua intenzione di mettere in concorrenza Microsoft con sviluppatori di soluzioni libere. Obiettivo: risparmiare.

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