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Game Boy Advance alla conquista del pianeta

03 Maggio 2001

Game Boy Advance alla conquista del pianeta

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La nuova console Nintendo sbriciola ogni record di vendita in Giappone e si prepara a invadere l'occidente

Game Boy Advance si avvia a diventare – come da copione – uno dei più grandi successi della storia dei video games. Le prime cifre non lasciano spazio ad equivoci. Stando ai dati pubblicati dall’influente settimanale Famitsu Magazine, il nuovo portatile Nintendo sarebbe la terza console più venduta in Giappone nell’anno fiscale 2000-2001. Il dato appare sorprendente alla luce del fatto che l’anno fiscale non comincia il primo di gennaio, bensì il primo di aprile. Considerando che Game Boy Advance è stato introdotto sul mercato il venti marzo scorso, ne consegue che sono bastati a Nintendo solamente dieci giorni per ottenere l’invidiabile risultato.

Per la cronaca, la singolare classifica è stata vinta da PlayStation2 – commercializzata un anno fa – che ha totalizzato 2.560.202 unità. Ma il gap tra Sony e Nintendo è sottile, considerando quest’ultima ha venduto qualcosa come 2.477.995 Game Boy (1.542.804 per il tradizionale modello Color e 935,191 per la nuova versione Advance, dei quali 650.000 il primo giorno di vendita). E le vendite non accennano a calare: all’inizio di aprile, il numero di GBA distribuiti ha raggiunto quota 1.132.612. Nintendo domina anche il settore del software, grazie ad 8.750.827 copie commercializzate. Tra i due litiganti – Sony e Microsoft – Nintendo gode.

In Giappone, Game Boy Advance è già diventato un oggetto di culto, un vero e proprio fenomeno di massa. Dotato di un potente processore a 32 bit, diciassette volte più veloce rispetto a quello montato sul modello originale e basato su un’architettura simile a quella della console da casa Super NES, Game Boy Advance è un gorilla da ottocento chili che nessuno riesce a fermare. Disponibile in tre colori – bianco, porpora e blu quasi trasparente, e nuove versioni sono in arrivo – Game Boy Advance è disponibile al prezzo di 9.800 yen, poco meno di 200.000 lire.

Nintendo – come già Sony – non è stata in grado di soddisfare l’incredibile domanda: quasi tre milioni di prenotazioni, distribuendo ai negozianti circa 1.100.000 unità. Ma le similitudini tra i due lanci – PlayStation2 e Game Boy Advance – finiscono qui. Non si sono infatti ripetuti i caotici assalti e le attese interminabili di fronte ai negozi di Akihabara – la mecca dell’high-tech di Tokyo, il paese dei balocchi degli otaku – per procacciarsi il nuovo, misterioso oggetto del desiderio ludico. Una delle ragioni dietro il singolare fenomeno è riconducibile allo scarso entusiasmo con cui la summenzionata Bibbia del divertimento elettronico, Famitsu, ha accolto l’offerta ludica per Game Boy Advance. Dei ventuno titoli recensiti, nessuno ha totalizzato il massimo punteggio, 40/40. Al contrario, la media si è assestata su un mediocre 26.6/40. I severissimi recensori giapponesi hanno liquidato l’atteso Super Mario Advance con un poco lusinghiero 27/40. Valutazioni più positive per Power Pro Kun Baseball, Mr. Driller ed F-Zero: Maximum Velocity, che hanno ottenuto un punteggio superiore al 30.

Nonostante le critiche della stampa e una distribuzione tutt’altro che uniforme – diversi rivenditori nipponici hanno infatti lamentato di aver ricevuto solo una minima porzione della selezione – Game Boy Advance è andato letteralmente a ruba. E sul piano del software, Super Mario Advance (159.000 copie nella prima settimana), F-Zero: Maximum Velocity (80.000 copie), Chu Chu Rocket e Kuru Kuru Kururin si sono dimostrati autentici best-seller. Un certo quantitativo di console ha raggiunto Stati Uniti ed in Europa grazie ad importatori paralleli. La buona notizia è che il portatile non possiede alcuna protezione territoriale, il che significa che i giochi nipponici gireranno sulle versioni occidentali e viceversa.

La leadership di Bandai – unico vero rivale di Nintendo nel settore della handheld – è stata dunque annullata. L’azienda che ha inventato i Power Rangers ha venduto in Giappone oltre un milione di Wonderswan Color, ma le previsioni di Nintendo parlano di 24 milioni di Game Boy Advance entro la fine dell’anno. Non c’è partita. Al recente Tokyo Game Show, Bandai ha presentato una ventina di nuovi titoli che vanno ad arricchire un catalogo già ampio. Tra le novità più interessanti spiccano i prodotti di Namco e Squaresoft (che pubblica in esclusiva per Wonderswan la popolare serie di giochi di ruolo Final Fantasy). Ma una disponibilità ridotta – la console non è commercializzata al di fuori del Giappone – e la forza commerciale e creativa di Nintendo, lasciano pochi dubbi sulle possibilità di successo a lungo termine della piattaforma Bandai.

Intanto, diventa sempre più difficile distinguere Nintendo da Pokémon: i due termini sono ormai sinonimi. Smentendo tutte le cassandre che prevedevano un declino nelle vendite, Nintendo continua a incantare milioni di estimatori di giocatori grazie ad una serie apparentemente interminabile di novità. Tra queste, Game Boy Advance: Pokémon Edition, versione deluxe del portatile arricchito dall’immagine di Pikachu e dal logo di Pokemon sullo chassis. La fame dei fans sembra non avere limiti. Anche in Europa, Nintendo continua a macinare successi: Pokémon Gold e Pokémon Silver hanno venduto in meno di quarantotto ore qualcosa come un milione di copie. Oggi come ieri, Pokémon.

Il G-Day si avvicina

Dopo il trionfo in casa, Game Boy Advance si prepara ora allo sbarco in occidente. La commercializzazione negli Stati Uniti è prevista per l’11 di giugno. Per il lancio americano Nintendo investirà circa 25 milioni di dollari in promozione. Il budget complessivo per la campagna sarà di 75 milioni di dollari entro la fine del 2001. Può sembrare una cifra ridotta, specie se paragonata ai 500 milioni di dollari che Bill Gates scucirà per il lancio di Xbox, ma sono più che sufficienti per una console che non abbisogna di presentazioni. Il tema della campagna – “Life Advanced” sarà articolato da una serie di spot di trenta secondi che verranno trasmessi a partire dalla fine di aprile sui principali network americani. Il lancio verrà supportato da una serie di promozioni con partners come Frito Lay e DC Comics.

Lo sbarco in Europa (e in Italia) di Game Boy Advance è previsto per il 22 giugno. La console sarà commercializzata al prezzo di 240.000 lire. Quindici i titoli giochi disponibili al lancio: Super Mario Advance, Kuru Kuru Kururin, F-Zero: Maximum Velocity, Castlevania, Konami Krazy Racers, Rayman Advance, Tony Hawk’s Pro Skater 2, Tweety & The Magic Jewels, Ready 2 Rumble Boxing Round 2 e GT Championship. La console è stata presentata ufficialmente durante l’ultima edizione del Futurshow di Bologna, tra l’entusiasmo dei visitatori.

Giochi già giocati?

Tutto perfetto, dunque? Non proprio. In sintonia con i recensori di Famitsu, critici europei ed americani temono che gli sviluppatori si limiteranno a trasportare le vecchie librerie ludiche a sedici bit sulla nuova console anziché sviluppare contenuti originali. Molti dei titoli disponibili non sono infatti che versioni portatili di classici del passato. E dei prodotti in arrivo, una percentuale significativa presenta caratteristiche decisamente “retrò”. Nintendo, per esempio, sta mettendo a punto la versione Advance di Mario Kart, apparso originariamente per SNES nei primi anni novanta. Konami ha risuscitato arcaiche avventure bidimensionali (Castlevania) mentre Capcom sta convertendo picchiaduro che hanno più di una decade sulle spalle (Final Fight e Street Fighter II). Anche le case occidentali hanno scelto la via delle retro-conversioni illustri. Activision, ad esempio, sta lavorando alla versione Advance di Doom (1993). Se gli estimatori dell’obsoleto che vivono arroccati in comunità virtuali nate attorno a MAME gongolano, una parte della comunità videoludica guarda al futuro del portatile Nintendo con una certa preoccupazione.

In realtà, Game Boy Advance offre potenzialità del tutto rivoluzionarie. Tra queste la possibilità del wireless gaming. Per mezzo del Mobile Adapter, infatti, gli utenti potranno collegare alla console un telefono cellulare e sfidare amici a distanza. Non solo. La nuova console monta uno schermo di dimensioni maggiori rispetto alla versione Color (pur essendo privo dell’essenziale retro-illuminazione), una migliore risoluzione video e una compatibilità quasi totale con l’offerta ludica disponibile per i precedenti modelli. E sono in arrivo prodotti non-strettamente ludici come Gameboy Music [titolo provvisorio]. Il tool, prodotto dalla stessa Nintendo, trasformerà la console in un vero e proprio sintetizzatore e consentirà agli utenti di creare semplici melodie elettroniche. Collegando diversi Game Boy Advance tra loro sarà possibile mixare i suoni ottenuti.

I Chemical Brothers sono avvisati.

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