Giuseppe Granieri
Autore, docente ed esperto di comunicazione e cultura digitale.
Il suo bookcafe.net, fondato nel 1996, è stato uno dei primi siti letterari e blog italiani. Ha collaborato con testate come Il Sole 24 Ore, l’Espresso, La Stampa e firmato diversi saggi per l'editore Laterza.
Foto: Enrico Sola.
Il suo bookcafe.net, fondato nel 1996, è stato uno dei primi siti letterari e blog italiani. Ha collaborato con testate come Il Sole 24 Ore, l’Espresso, La Stampa e firmato diversi saggi per l'editore Laterza.
Foto: Enrico Sola.

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Tre versioni di innovazione
(Pubblicato il 05 Luglio 2007) Siamo portati a credere che la capacità di innovazione di un Paese sia la sua capacità di produrre idee. Ma la realtà è più complessa e, se l'Italia vuole candidarsi a sostenere la sfida della società della conoscenza, è necessario riflettere su scenari più profondi -
Da Gutenberg ad aNobii
(Pubblicato il 14 Giugno 2007) Da sempre il numero di libri pubblicati è immensamente superiore al numero di titoli che conosciamo e tra cui cerchiamo le nostre letture. Ma Internet e gli strumenti sociali di condivisione delle informazioni stanno mettendo progressivamente a sistema l'incontro tra domanda e offerta -
Appunti di anatomia della conversazione
(Pubblicato il 26 Marzo 2007) Sul web tutti conversiamo, direbbe Bufalino, persino i comunicatori. Ma che cosa implica una conversazione globale e diffusa? Siamo pronti a immergerci nelle differenze e a comprenderle? Alcuni appunti per una "conversazione" -
Appunti di anatomia della conversazione
(Pubblicato il 16 Marzo 2007) Sul web tutti conversiamo, direbbe Bufalino, persino i comunicatori. Ma che cosa implica una conversazione globale e diffusa? Siamo pronti a immergerci nelle differenze e a comprenderle? Che cosa possono imparare gli architetti dell'informazione (o i singoli interlocutori) per migliorare l'accesso alla conoscenza? Alcuni appunti per una "conversazione" -
Come (e perché) dovrebbe funzionare Technorati
(Pubblicato il 01 Febbraio 2007) Per la crescita del web è necessario che ci sia la collaborazione di milioni di utenti, i quali devono imparare a inserire informazioni in modo che le macchine possano aiutarci nell'orientamento. Perchè questo apprendimento avvenga, è necessario che piccoli standard si affermino. E la storia di internet ci dice che... -
L’Internet del 2007
(Pubblicato il 03 Gennaio 2007) Finita la meraviglia per i cittadini che scrivono pubblicamente in Rete o distribuiscono contenuti video, che direzione sta prendendo il Web? Quale sarà la prossima tappa che porterà i media tradizionali e gli individui a utilizzare un'Internet più strutturata? Alcune ipotesi, molti link e un dubbio finale -
La formazione delle coppie nella società digitale
(Pubblicato il 07 Dicembre 2006) L'amore eterno esiste, ma è una variabile computazionale. La ricerca dell'anima gemella come capacità di processare informazioni e i grandi network come moltiplicatori di occasioni (non soltanto in amore) -
Un televisore in ogni casa
(Pubblicato il 19 Ottobre 2006) Astrazioni fatali, ovvero analogie che partono da libri. Dalla Radiovisione a YouTube, una parabola storica che può aiutarci a riconsiderare in prospetiva più ampia il digital divide e i problemi di integrazione dei network digitali nelle società comporanee -
Digitong e l’architettura delle relazioni
(Pubblicato il 17 Luglio 2006) Astrazioni fatali, ovvero analogie che partono da libri. Numero quattro: stabilire relazioni tra concetti, come vorrebbe fare il web semantico, potrebbe non essere sufficiente. Serve invece un ambiente in grado di tener conto delle relazioni. Le ipotesi di Pierre Lévy -
Se quel sé io fossi
(Pubblicato il 29 Giugno 2006) Astrazioni fatali, ovvero analogie che partono da libri. Numero tre: se Internet è una Rete sociale, i nodi sono individui. Ma gli individui tendono a cambiare, elaborarsi, crescere e confrontarsi, creando e modificando continuamente uno spazio comune. Alcuni studi sull'identità nell'era digitale. -
Internet è un Sarchiapone
(Pubblicato il 01 Giugno 2006) Astrazioni fatali, ovvero analogie che partono da libri. Numero due: l'essere, Internet, il media watching, la costruzione degli accordi culturali. Ma anche il sarchiapone, i gatti, l'elettore di sinistra e l'opinione di qualche blogger. Un paio dei quali si agitano quando associo all'essere qualche caratteristica -
Signora mia, il calcio è malato
(Pubblicato il 08 Maggio 2006) Astrazioni fatali, ovvero analogie che partono da libri: inauguriamo questo spazio periodico con "The Wisdom of Crowds" di James Surowiecki. Il calcio, i giochi a somma non zero, i problemi cooperativi e, a margine, alcune logiche che è bene tenere presente quando si ha a che fare con la Rete