La Siae giapponese, Jasrac, ha costretto YouTube a eliminare 30.000 videoclip che violerebbero le norme sul copyright. Il massiccio intervento è in linea con la policy del gigante statunitense, che più volte ha ribadito la responsabilità del posting degli utenti, ma anche la sua intenzione di rispettare le denunce dei proprietari dei diritti di copyright.
In Inghilterra il caso è diventato politico, dopo le numerose violazioni che hanno riguardato il posting di estratti video della Premier League. Jack Straw, presidente della camera bassa del Parlamento britannico, ha dichiarato, infatti, di aver intenzione di sostenere una nuova legge che regolamenti la diffusione di video online.
YouTube, comunque, sembra essere già pronta a rispondere adeguatamente alle nuove richieste. Al momento è impegnata nell’implementazione di una nuova soluzione di controllo. «La nostra tecnologia, pronta per la fine dell’anno, permetterà ai proprietari di copyright di identificare i loro prodotti, localizzarli e, se vogliono, di eliminarli»,ha spiegato Julie Supan, portavoce di YouTube. «Lo scan è attivabile sia su file audio che video, grazie ad un sistema basato sull’archiviazione di impronte elettroniche correlate a materiali protetti».