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Xbox al lancio in Giappone

20 Febbraio 2002

Xbox al lancio in Giappone

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Venerdì 22 febbraio: Microsoft invade il Giappone. Ma Sony e Nintendo hanno già preso le loro contromisure

A tre mesi di distanza dal brillante lancio americano, Microsoft tenta il bis in Giappone. Il giorno X è fissato per venerdì 22 febbraio. In quella data, la console sarà disponibile nei negozi nipponici al prezzo di 34.800 yen (circa 250 euro). All’evento parteciperà Bill Gates in persona, che ripeterà il suo exploit del novembre scorso, quando si era presentato in un negozio della catena Toys’R’Us di Times Square, New York, per presentare Xbox al pubblico. L’introduzione della console sarà supportata da una dozzina di giochi, come Dead or Alive 3 (Tecmo), un picchiaduro che ha già conquistato i giocatori americani; Project Gotham Racing (Microsoft), la risposta di Microsoft a Gran Turismo (Sony) e Jet Set Radio Future (Sega), uno dei titoli più originali degli ultimi mesi. Arriverà invece il 25 aprile, Halo, il paradigma degli sparatutto in soggettiva.

Per quanto sia difficile azzardare previsioni sul successo di Xbox in Giappone, quel che è certo è che quella di Microsoft si preannuncia come un’impresa titanica. Com’è noto, il mercato videoludico nipponico è il più competitivo, ermetico e impenetrabile del mondo. Il Giappone è il primo produttore al mondo di videogiochi, ma è anche uno dei principali consumatori. Quasi un terzo di tutti i videogiochi prodotti annualmente sono infatti venduti in Giappone. Tuttavia, solo una minima parte di questi provengono da Stati Uniti o Europa. Non va poi dimenticato che le aziende giapponesi dominano incontrastate il settore delle console sin dai primi anni ottanta. Se è vero che gli Stati Uniti mantengono il primato nel segmento PC, sono aziende come Nintendo, Sega, Sony, Konami, Squaresoft e Capcom a dividersi i profitti derivanti dalla vendita di hardware e software per videogame. L’unica azienda americana a essere riuscita a fare breccia in Giappone è l’americana Electronic Arts, che ha dovuto comunque accontentarsi della settima posizione in Giappone.

Il rivale numero uno di Microsoft resta Sony, attuale market leader con oltre 8 milioni di PlayStation2 commercializzate in Giappone. Il target di riferimento di Xbox è infatti analogo a quello di PlayStation2, mentre Gamecube si rivolge a un’utenza più giovane. Sfortunatamente per Microsoft, sia Sony che Nintendo dominano le classifiche di vendita del software in un mercato che, a differenza degli Stati Uniti, non ha mai visto il PC decollare come macchina da gioco e dove la visibilità del marchio Microsoft in ambito videoludico è, quindi, ridotta. Per facilitare la penetrazione di Xbox in Giappone, Microsoft ha stretto alleanze strategiche con oltre 90 software house locali, ma il cammino della sua console si annuncia comunque in salita. Gli analisti ritengono che, nella migliore delle ipotesi, Microsoft non riuscirà a conquistare più del 20% del mercato nipponico nei prossimi anni.

Xbox Japan: Game On o Game Over?

Xbox è stata per mesi al centro di numerose contestazioni. E le polemiche non si sono ancora placate. Criticatissima, ad esempio, la politica dei prezzi adottata da Microsoft. Xbox sarà introdotta in Giappone a un prezzo decisamente più alto rispetto alla concorrenza: quasi 70 euro più di GameCube e circa 35 euro in più rispetto a PlayStation2. A chi sostiene che il prezzo dell’hardware è un fattore secondario rispetto alla qualità del software, andrebbe ricordato che da quando Sony ha ridotto il prezzo di vendita di PlayStation2, le vendite sono triplicate. Nell’ultimo trimestre del 2001, la base installata mondiale di PlayStation2 è passata da 20 a 25 milioni di unità.

Un secondo aspetto delicato è il design di Xbox. La console è considerata troppo ingombrante per una nazione che ha fatto della miniaturizzazione un modus vivendi e non una mera questione estetica. Microsoft non è stata insensibile alle critiche e ha realizzato una nuova versione del joypad di Xbox per il mercato nipponico. Il nuovo controller ha dimensioni inferiori rispetto all’analogo americano, considerato da molti come l’unico tallone d’Achille di una piattaforma tecnicamente ineccepibile. Le dimensioni della console, tuttavia, resteranno invariate.

Non va però dimenticato che anche l’ingresso sulle scene ludiche di Sony era stato accompagnato da grande diffidenza. Microsoft non parte tuttavia da zero, ma da 500. Tanti sono i milioni di dollari che investirà per promuovere la sua console nei prossimi mesi. Altrettanto “pesante” è il sorprendente successo di Xbox in terra americana, quantificabile in oltre 1.5 milioni di console vendute in un mese.

Resta il fatto che Xbox sconta un ritardo di due anni rispetto a PlayStation2. La ludoteca Xbox ammonta ad un centinaio di titoli, dei quali 70 sviluppati negli Stati Uniti e circa 30 in Giappone, mentre PlayStation2 – introdotta nel marzo del 2000 – può contare su 620 titoli circa (400 nipponici e 220 americani). Un gap notevole, anche se nel settore dei videogiochi, il 10% dei giochi prodotti ogni anno si portano a casa l’80% dei profitti. In altre parole: la qualità conta più della qualità.

Ineccepibile la strategia promozionale messa in atto finora dalla divisione nipponica di Xbox, capitanata dal grintoso Hirohisa Ohura. Microsoft ha allestito chioschi e postazioni di prova non solo nei negozi specializzati, ma anche in zone a grande visibilità di città come Tokyo e Osaka. Tra il 19 ed il 21 febbraio, nei quartiere trendy di Shibuya e in quello tecnologico di Akihabara sono stati organizzate le XBox Experience, manifestazioni ad alta spettacolarità durante le quali i giocatori hanno provare in anteprima l’intera line-up Xbox. Tra i titoli più gettonati spiccavano Genma Onimusha, Double S.T.E.A.L., Metal Dungeons, Halo, Nobunaga’s Ambition, Air Force Delta II e altri ancora. Che il feedback del pubblico sia stato più che positivo – oltre 15,000 i partecipanti secondo Microsoft – lo dimostra anche il fatto che il sito giapponese di Amazon ha fatto registrare il tutto esaurito. Tutte le console Xbox a disposizione sono state vendute nel giro di poche ore. E per tutti gli otaku e i collezionisti, Microsoft ha inoltre messo in vendita 50.000 Xbox a “tiratura limitata” dotate di uno châssis trasparente e accompagnate da un porta chiavi placcato argento con la firma di Gates.

Per contrastare il lancio di Xbox, Sony e Nintendo hanno pianificato una serie di iniziative di “disturbo”. La prima ha organizzato una conferenza stampa per illustrare le caratteristiche dell’atteso servizio di gaming online per PlayStation2. Nel corso della conferenza stampa, Ken Kutaragi e Hideo Sato hanno rivelato che il servizio debutterà in Giappone ad aprile. Nintendo, da parte sua, ha organizzato il 16 febbraio scorso il GameCube Expo. Nel corso dell’evento – che si è svolto guarda caso nel quartiere di Shibuya – sono stati presentati nuovi attesissimi titoli per Gamecube, come Resident Evil (presentato dal producer Hiroyuki Kobayashi) e Doshin the Giant.

A questo punto, sarà il mercato a dare torto o ragione a Microsoft. A pochi giorni dal lancio, l’azienda americana non ha fatto alcuna previsione di vendita. Gli analisti della Credit Suisse First Boston ritengono che, nella migliore delle ipotesi, Microsoft potrebbe piazzare 400.000 Xbox nella prima settimana di lancio, anche se viene considerata più plausibile una cifra dell’ordine delle 200.000 unità. L’obiettivo a medio termine di Microsoft è di raggiungere una base installata mondiale di 5-6 milioni di pezzi entro il giugno del 2002. Per raggiungere tale obiettivo, nei prossimi mesi, Microsoft inaugurerà uno stabilimento in Asia che produrrà esclusivamente Xbox e che va ad aggiungersi a quelli già operativi in Messico e Ungheria.

E a proposito di Ungheria: dopo il test giapponese, Microsoft dovrà affrontare un’altra sfida cruciale: il 14 di marzo prossimo, Xbox debutta sul territorio europeo, altra roccaforte di Sony. La battaglia si annuncia epocale.

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