Sembra questa la prima mossa del gigante del software di fronte all’avanzare di Linux, sistema operativo basato proprio su un codice libero e aperto a tutti gli sviluppatori.
Nel corso del WinHec di Los Angeles, Brian Valentine, vicepresidente dello sviluppo di Windows 2000, ha dichiarato che Microsoft sta prendendo “seriamente in considerazione”la possibilità di rendere pubblico il codice sorgente di Windows NT. “Se questo rappresenta un vantaggio per i clienti – ha aggiunto Valentine – facciamolo, non c’è nessun problema”.
Anche Steve Ballmer, presidente di Microsoft, si è dichiarato favorevole all’operazione affermando che i vertici dell’azienda “ci stanno pensando da tempo, anche se – ha precisato – nessuna decisione è stata ancora presa”.
Il mondo degli sviluppatori ha accolto con molta soddisfazione l’annuncio di Microsoft, anche se in molti hanno voluto precisare che l’operazione dovrà essere “sincera e completa”. Un’apertura parziale del sistema operativo sarà interpretata dagli sviluppatori (ma anche dal Dipartimento della giustizia americano in causa contro la Microsoft), come una truffa.
Dopo la ristrutturazione di Microsoft, che è stata divisa in più entità, l’apertura del codice sorgente di Windows NT potrebbe influenzare il processo antitrust in corso a Washington contro l’azienda di Bill Gates, che viene ormai data per perdente da molti osservatori. Le due sentenze maggiormente accreditate come conclusione del processo, sono proprio la frammentazione di Microsoft in più entità o l’obbligo di rendere pubblico il codice sorgente di Windows.