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Web medium del futuro, per i settimanali USA

07 Ottobre 1999

Web medium del futuro, per i settimanali USA

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Secondo quanto circolato al recente meeting annuale della National Newspaper Association statunitense, sembra che gli editori dei molti settimanali locali siano ancora poco convinti delle potenzialità dei siti Web. Un …

Secondo quanto circolato al recente meeting annuale della National Newspaper Association statunitense, sembra che gli editori dei molti settimanali locali siano ancora poco convinti delle potenzialità dei siti Web. Un sondaggio condotto su 108 pubblicazioni periodiche del territorio USA rivela infatti incertezze sulle modalità di gestione e sulla creazione di un valido modello per far soldi online. In pratica, editori e direttori dei settimanali considerano il Web il medium del domani, e si dichiarano riluttanti a inserire online ampie quantità di articoli e materiale già presente nelle rispettive edizioni cartacee, temendo la perdita di interesse dei lettori rispetto a queste ultime.

I numeri a conferma di tale posizione: mentre nel 38% dei casi nessuno si occupa a tempo pieno alla pubblicità online, solo il 32% dei periodici può contare su un addetto. Meno della metà (il 41%) ha un redattore esclusivamente dedito al contenuto da inserire sul Web, mentre il 14% lo prevede part-time, e il restante 45% o ricorre a qualcuno esterno al giornale oppure condivide le notizie sul Web con altre testate della medesima catena. Dulcis in fundo: uno striminzito 6,5% considera il Web un medium d’informazione dove sia anche possibile guadagnare qualcosa.

L'autore

  • Bernardo Parrella
    Bernardo Parrella è un giornalista freelance, traduttore e attivista su temi legati a media e culture digitali. Collabora dagli Stati Uniti con varie testate, tra cui Wired e La Stampa online.

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