L’attenzione della FCC è dedicata, principalmente, ai mezzi necessari per proteggere i telefoni cellulari dall’invasione dei messaggi pubblicitari non richiesti, fenomeno finora legato alla posta elettronica, ma in costante espansione anche nella telefonia mobile.
“Lo Spam – ha affermato Michael Powell, presidente dell’FCC – è diventato un flagello” “è come gli scarafaggi – ha proseguito – che il governo e il nostro istituto devono sterminare per liberare un ipotetico soggiorno elettronico”.
Il Congresso americano aveva richiesto alla FCC di riflettere a fondo sull’argomento già alla fine dell’anno scorso, nel momento in cui era entrata in vigore la legge contro l’invio di e-mail indesiderate; legge ribattezzata “CAN-SPAM”.
In Giappone, dove la percentuale di persone che possiede un cellulare è molto più alta che negli Stati Uniti, e dove gli Sms sono utilizzatissimi, si ritiene che gli abbonati ricevano una trentina di messaggi di Spam al giorno, nonostante gli sforzi legislativi e la messa in atto di filtri protettivi.