Per proporre qualcosa di nuovo a qualcuno, persona fisica o società che sia, e avere qualche possibilità di successo, si deve prospettare un guadagno o un risparmio complessivo interessante derivante dall’applicazione della nuova soluzione, altrimenti si raccolgono ottime pacche sulle spalle ma scarse possibilità di vedere realizzato quanto proponiamo. Apogeo, per suo ruolo naturale, si è dimostrata interessata al VoIP sin dall’inizio, d’altra parte pubblicando libri su questo argomento non poteva essere estranea alla soluzione tecnica; ma da quando ha compreso che potrebbe ottenere anche un beneficio economico non trascurabile si sta mostrando reattiva e coinvolta.
L’esame di una fattura telefonica può essere interessante e rivelare abitudini e modi di fare dei relativi clienti inaspettati. La fattura è quella che mi ha fornito il 3 febbraio scorso Daniela dell’amministrazione, e che abbiamo verificato ben rappresentare i consumi medi nell’anno della casa editrice. Apogeo ha poco meno di venti linee telefoniche, con fornitore Telecom Italia, e il suo conto è formato di conseguenza da una parte fissa, canoni e abbonamenti, e da una parte variabile, relativa al consumo vero e proprio.
L’entità complessiva di ogni fattura assomma a circa 2.000 euro per bimestre, tasse escluse, equamente suddivisi tra costi fissi e costi variabili: poco meno di 1.000 euro per canoni e abbonamenti, e la restante parte per telefonate. Queste ultime sono formate da chiamate locali, nazionali, internazionali, numerazioni speciali e chiamate ai cellulari, così frazionati:
COSTI VARIABILI |
% |
Durata media |
Costo al minuto |
Locali |
14,57 |
2,43 |
3,82 |
Interurbane |
23,05 |
2,13 |
11,95 |
Cellulari |
62,38 |
3,83 |
15,97 |
Internazionali |
0,21 |
1,25 |
37,40 |
Altre |
0,56 |
1,06 |
27,78 |
Questi dati mettono in evidenza alcuni aspetti interessanti:
- le chiamate locali rappresentano il 14,57% del totale chiamate; sono formate da telefonate brevi e frequenti, con un costo medio al minuto di poco inferiore a 4 centesimi di euro. Nonostante Telecom abbia un costo pari 1.43 centesimi al minuto in orario di punta, ciò che alza il costo medio è lo scatto alla risposta che vale 7.87 centesimi. Da qui il valore indicato pari a 3.82 centesimi al minuto.
- le interurbane assommano al 23% del totale; le chiamate sono ancor più brevi e meno frequenti, con un costo medio al minuto prossimo a quanto richiesto dal gestore telefonico di 10.69 centesimi. Anche in questo caso lo scatto alla risposta aumenta il valore del costo medio/minuto di telefonata.
- i cellulari fanno la parte del leone, rappresentano il 62% dei costi variabili. Il costo medio al minuto è pari a circa 16 centesimi, con una durata media di poco inferiore ai 4 minuti. Visti i costi della telefonia mobile in orario di punta, che variano tra 21 e 38 centesimi in funzione dell’operatore chiamato, questi numeri denotano una forte attenzione alle chiamate che vengono fatte prevalentemente in orario a bassa tariffazione.
Dopo queste considerazioni su quanto oggi è in atto in Apogeo con il proprio fornitore di telefonia, è stato fatto un confronto con alcuni operatori IP presenti sul mercato italiano, su quanto potrebbe risparmiare Apogeo sia in termini di costi variabili che di costi fissi, tenendo presente le caratteristiche comuni a tutti, che sono:
- scatto alla risposta zero;
- canone di abbonamento zero;
- chiamate tra utenti della stessa rete a costo zero;
- assegnazione di un numero telefonico di rete tradizionale.
La tabella successiva riporta il risultato del confronto dei costi variabili, avendo assunto come riferimento Skypho; in particolare è stato riportato il costo al minuto ed il relativo risparmio in percentuale per ogni tipologia di voce.
Costi Variabili |
Telecom Italia |
Skypho |
Riduzione % |
Locali |
3,82 |
1,50 |
-60,72 |
Interurbane |
11,95 |
1,50 |
-87,44 |
Cellulari |
15,97 |
14,90 |
-6,70 |
L’ultima colonna rappresenta la riduzione in percentuale sui costi delle urbane, interurbane e cellulari, nel caso in cui ci fosse un passaggio completo alla telefonia IP. Sommando i singoli risparmi si può arrivare a ridurre la quota complessiva dei costi variabili di oltre il 30%. Apogeo per sua fortuna fa poche chiamate internazionali, altrimenti il risparmio potenziale con il VoIP sarebbe impressionante.
Infine c’è l’altra grossa parte dei costi derivante dai canoni e abbonamenti, che oltretutto è invariabile rispetto a quanto consumato: telefono o non telefono, pago sempre lo stesso. Con la telefonia VoIP non si paga alcun canone una volta registrati presso un operatore IP, e le chiamate fatte all’interno della rete dello stesso operatore hanno costo zero; inoltre, una volta registrato, mi viene assegnato un numero di rete tradizionale riconosciuto da qualsiasi apparecchio telefonico. Per cui, ogni linea telefonica che elimino è un risparmio secco che non viene sostituito da nessun altro costo; se elimino quattro linee risparmio poco meno di 200 euro a bimestre, se ne elimino dieci risparmio poco meno di 500 euro a bimestre, e così via.
Con questi risultati e successive considerazioni, il 13 febbraio ci siamo incontrati in Apogeo con Marco e Francesca, per presentare i numeri e decidere come procedere. L’effetto sui miei interlocutori è stato interessante, hanno ascoltato con pazienza e molta attenzione la mia presentazione, facendo domande e chiedendo spiegazioni. Alla fine, senza esitazione, Marco ha concluso che si doveva proseguire con l’acquisto, l’installazione e l’uso della rete VoIP formata da quattro postazioni telefoniche IP e quattro su Pc.
I numeri sono dalla nostra parte.