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Vodafone e mm02 indagati dall’UE

30 Luglio 2004

Vodafone e mm02 indagati dall’UE

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La Commissione europea ha accusato gli operatori britannici mm02 e Vodafone di abuso di posizione dominante e, conseguentemente, di imporre ai consumatori dei costi di roaming eccessivi, ma i due colossi delle comunicazioni mobili non sono i soli indagati

Bruxelles si appresta a mettere sotto inchiesta per il medesimo motivo anche molti operatori di telefonia cellulare tedeschi. Alla diffusione della notizia da parte della Reuters, Vodafone ha rifiutato qualsiasi commento, mentre un portavoce di mm02 ha garantito che il suo gruppo “si difenderà con forza contro ogni accusa di abuso di posizione dominante”.

La Commissione europea ritiene i due operatori britannici responsabili di abuso di posizione dominante sul mercato interno, allo scopo di fatturare i servizi di roaming internazionale (chiamate effettuate e ricevute all’estero) venduti agli altri operatori dell’Unione a costi spropositati.

L’inchiesta, partita dal gruppo di Mario Monti, il commissario europeo alla concorrenza, ha preso in esame e comparato, su un periodo di diversi mesi, le tariffe dei servizi di roaming proposte da Vodafone e mm02 agli operatori britannici e internazionali. La conclusione è stata certa: gli operatori del Regno Unito hanno dovuto pagare molto meno un servizio che, invece, gli operatori stranieri si vedevano imporre a prezzi “iniqui ed eccessivi”.

Intanto, l’Ofcom, il garante britannico delle telecomunicazioni, ha imposto ribassi di prezzo che vanno fino al 34% per le tariffe tra operatori in Gran Bretagna. Queste misure entreranno in vigore in settembre.

Vodafone è accusata di abuso di posizione dominante per il periodo che va dal 1997 al mese di settembre del 2003. La Commissione europea è giunta alla stessa conclusione anche per quanto riguarda mm02, diverso solo il periodo: tra il 1998 e settembre 2003. Le due società hanno due mesi di tempo per rispondere alle accuse dell’esecutivo europeo. Gli altri due operatori di telefonia cellulare del Regno Unito, invece, non sono interessati dall’inchiesta dal momento che non offrono servizi di roaming internazionale.

Secondo quanto riportato dall’agenzia di stampa Reuters, poi, un portavoce della Commissione europea avrebbe precisato che una simile indagine sarebbe in corso anche in Germania, dove T-Mobile, Vodafone, mm02 e Eplus (gruppo KPN) potrebbero essere messi sotto accusa entro pochi mesi.

L'autore

  • Annarita Gili
    Annarita Gili è avvocato civilista. Dal 1995 si dedica allo studio e all’attività professionale relativamente a tutti i settori del Diritto Civile, tra cui il Diritto dell’Informatica, di Internet e delle Nuove tecnologie.

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