“Il nemico se non puoi batterlo, abbraccialo!”. Anzi, compralo. Un motto che calza a pennello per l’industria discografica che, compreso il business della musica in formato elettronico, sta acquisendo tutti i siti di distribuzione musicale online.
Questa volta l’annuncio arriva dal colosso francese Vivendi Universal che ha acquistato il sito MP3.com per 372 milioni di dollari.
Una mossa che rafforzerà tecnicamente ed economicamente Duet, il progetto condiviso con Sony Music.
Gli azionisti di MP3.com, che hanno votato in favore di questa acquisizione, potranno optare per un guadagno in azioni Vivendi Universal, oppure farsi liquidare 5 dollari per azione posseduta.
Le parole di Jean-Marie Messier sono chiare: “L’acquisizione di MP3.com riveste un’importanza capitale e dovrà rinforzare considerevolmente gli sforzi nel digitale di Vivendi Universal”.
Il patron della multinazionale francese, sa di aver fatto un buon colpo.
Innanzitutto perché acquisisce il controllo di uno dei maggiori siti di musica online e di scambio di MP3.
Anche se non ha avuto la stessa fortuna di Napster, MP3.com non ne ha avuto anche i guai giudiziari. Anzi, il suo software, DAM (Digital automatic music) è passato indenne al setaccio delle multinazionali del disco, anche se ha permesso agli utenti di registrare e scambiare circa 700 mila brani musicali.
Una indennità che, per la verità, gli è costata cara arrivando ad un accomodamento con i discografici a colpi di milioni di dollari.
Una spesa che ha messo il sito in ginocchio e che ha certo facilitato il compito a Messier, comprando un potenziale nemico nel mercato della musica online a pagamento.
Vivendi Universal, poi, acquisisce un nuovo strumento per rinforzare Duet.
MP3.com, secondo le parole di Messier, fornirà “una tecnologia di punta a Duet, per creare un servizio di abbonamento per la musica digitale online”.
Terzo punto, da non sottovalutare, è l’audience che MP3.com porta in dote. Una audience che tra MP3.com, GetMusic, FarmClub e Emusic, rappresenta circa 40 milioni di utenti iscritti, che visionano circa 100 milioni di pagine al mese.
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