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Viva Linux ludico!

26 Febbraio 2001

Viva Linux ludico!

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Cosa sarebbe mai l'open source senza una buona dose di fantasy & strategy games?

Fate: A Space Trading and Combat Game. Questo il titolo di un gioco di strategia in prossima uscita riservato esclusivamente al sistema open source. Non si tratta di sofisticate simulazioni in spazi 3-D, ma piuttosto di uno spazio pluriutenti che incorpora ambienti e situazioni simili a quelli presenti in altri giochi di successo quali Stars!, Dune II, MOO e SimCity. L’arrivo di Fate non è altro che un solo esempio della nuova ondata di fantasy & strategy games specificamente progettati e utilizzabili in ambiente open source. Linux non attira quindi solo l’ambito solo business ma anche il puro divertimento, com’è giusto che sia. Con annesse potenzialità commerciali.

Sviluppato da Preylude Webix, Fate è attualmente in fase alpha, ovvero quasi pronto per il lancio ufficiale. Ergo, ribadisce il (http://s3m.com/fate/ http://s3m.com/fate/ semplice sito realizzato all’uopo, gli utenti sono caldamente invitati a provarlo e riportare tempestivamente ogni bug, nella tipica forma di collaborazione alla base della comunità globale open source. In sintonia con la medesima filosofia, il gioco verrà distribuito sotto la GNU General Public License (GPL). In pratica, ci si collega a un server centrale attivo 24 ore al giorno e tramite svariati sistemi di comunicazione un ampio numero di utenti riesce a creare ambienti ludici in evoluzione continua. Un gioco approfondito, con diverse modalità onde diventar ricchi ed espandere il proprio impero – non semplici “scaramucce”. Come chiarisce ancora l’apposito sito, per usarlo non basta però un comune browser, essendo una Java Application, non un Applet; occorre quindi un Java 2 Runtime Environment, o Java 2 SDK – ambienti attualmente disponibili per Windows 95/98, Windows NT, Linux e Solaris. Sul tutto veleggiano sponsorship di nomi quali VA Linux Systems e SourceForge, affermata società dedita a tali giochi.

Europa Universalis è stato invece creato dal gruppo di sviluppatori svedesi che fa capo a Paradox Entertainment, basato sull’omonimo gioco di scacchiera. La vicenda si dipana in 300 anni di storia europea, dal periodo napoleonico fino al 1792, inglobando eventi reali ed oltre 2000 personaggi di quei tempi. Ogni utente assume il ruolo di una potenza europea all’epoca delle grandi esplorazioni del 1492. Il gioco rappresenta in maniera astratta ogni situazione correlata a quei tempi: politica, guerra, religione, scienza, commercio e quant’altro. Una trama di infrastrutture diverse in cui ci si muove tramite una serie di mosse non semplici, che devono essere ben considerate preventivamente (sul modello degli scacchi). Obiettivo dichiarato è la frenetica attività di costruzione di imperi virtuali, basata su un robusto background storico, elemento sempre utile nell’odierno panorama socioculturale.

Ovviamente non si tratta di un gioco estremamente semplice, tanto è vero che la pre-release include un manuale di ben 113 pagine (un documento in MS Word!). Questo offre utili informazioni storiche di base, specificamente mirate all’utente non erudito, passando poi a illustrare le possibili mosse per gli sviluppi dei vari scenari. Anche se i più scafati sostengono che la conoscenza degli eventi di quegli anni serve a poco o nulla, risultando anzi controproducente per lo sviluppo di Europa Universalis. Il quale si dimostra gioco davvero coinvolgente per quegli utenti Linux che abbiano voglia divertirsi con serietà e passione. Prodotto dalla svedese Paradox Entertainment, il gioco è ampiamente distribuito in Nord-america come pure in Europa, con l’imminente release delle versioni norvegese e danese. Consente la partecipazione contemporanea di 8 partecipanti massimo, e può essere giocato tramite LAN via Internet. Oltre alle entusiastiche recensioni di testate specializzate, il
(http://www.europa-universalis.com/ http://www.europa-universalis.com relativo sito non manca di dar spazio all’annesso forum di discussione e alla comunità globale che va infoltendosi.

È invece un “fantasy war game” quello che si appresta a lanciare sul mercato Loki Software, azienda leader per l’ambiente Linux. Kohan, questo il nome del gioco di strategia in tempo reale, sarà anzi il primo ad essere in vendita nei comuni negozi nella versione per il sistema open source. La release è prevista entro marzo, pressochè in concomitanza con quella Windows. In realtà gran parte della recente attività della società californiana riguarda progetti finalizzati al trasferimento di popolari giochi dall’ambiente Windows a Linux. Va ricordato che (http://www.lokigames.com http://www.lokigames.com Loki ha realizzato finora prodotti d’indubbio successo, da Quake a SimCity 3000 a Heavy Gear, continuando nel frattempo a sostenere progetti open source quali OpenAL (libreria audio in 3-D multi-piattaforma) e SDL MPEG Player Library (player audio-video appositamente studiato per Linux).

Kohan si presenta come una ricca esperienza di fantasia, richiedendo ai partecipanti doti non comuni per quanto concerne strategia, tattica e capacità gestionali da cui poter creare un proprio “regno” stabile e rispettato. C’entrano ovviamente anche eserciti, strutture di comando, azioni belliche. Il tutto all’interno di un sofisticato ambiente colmo di dettagli su background, luoghi, razze e situazioni in cui ci si va ad imbattere. Anche qui possono prendervi parte un massimo di 8 persone per volta, con annesso editor individuale per la gestione delle varie mappe con cui poter mettere a punto nuovi scenari, campagne e imboscate mortali. C’è da scommettere che il gioco bisserà il successo di Civilization, a cura della stessa Loki, ormai un classico anche per i linuxiani (e diretto rivale di quell’Europa Universalis di cui sopra).

Un quadro, quello dei fantasy & strategy games per Linux, in piena espansione. A conferma del fatto che il pinguino va imponendosi anche nel mercato per i giochi di strategia e affini. Ovvio quindi che produttori e sviluppatori si diano da fare per soddisfarne l’utenza. Ennesima dimostrazione, per chi ne avesse ancora bisogno, della penetrazione trasversale di Linux in ogni settore informatico.

L'autore

  • Bernardo Parrella
    Bernardo Parrella è un giornalista freelance, traduttore e attivista su temi legati a media e culture digitali. Collabora dagli Stati Uniti con varie testate, tra cui Wired e La Stampa online.

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