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Viva la convivenza

03 Luglio 2013

Viva la convivenza

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Più di un browser, nessun monopolio, differenza tra desktop e mobile, libertà di scelta: vivace, il panorama web estivo.

A parte una discutibile tinta unita per i grafici a torta, Ars Technica ha svolto uno splendido lavoro nel riassumere i rapporti di forza nel traffico sul web a fine giugno 2013, secondo i dati raccolti dalla rete di NetMarketShare.

L’informazione forse più interessante è di ordine superiore e riguarda il livello di conoscenza che è possibile avere della navigazione compiuta non tanto dalle persone singole, quanto dai gruppi che adottano questo o quel browser. Ecco che cosa specifica Ars Technica a proposito di certe variazioni dei dati causate da un cambio della metodologia di misurazione:

Questo [rilevamento] suggerisce che gli utilizzatori di Firefox, Chrome e Opera tendano ad avere aperte più schede [tab] di chi adotta Internet Explorer e Safari. Sono utilizzatori che tendono anche ad avere gruppi di schede che restano di sessione in sessione ma non vengono lette. Gli utilizzatori di Explorer e Safari, in contrasto, sembrano avere meno schede aperte ma leggere effettivamente quasi tutte le schede che aprono.

Scendendo nei dati, a prescindere da chi vince e chi perde sul mese precedente, si vedono invece macrotendenze a lungo termine che non sono ignorabili da chiunque voglia operare sul web o, più semplicemente, decidere un acquisto.

Il mondo del web è diversificato e lo resterà a lungo. Se si combinano i dati dei browser da scrivania e da tasca (e a tavoletta), Internet Explorer è il software più usato, tuttavia con una maggioranza relativa, che rimane appena sotto il 49 percento. Firefox genera quasi il 17 percento del traffico, Chrome più del 15, Safari oltre l’11 e in cifra singola si trovano Opera e Android (pre-Chrome), più gli Altri (all’1,85 percento).

Sistemi operativi sul web a giugno 2013 secondo NetMarketShare

I sistemi operativi desktop secondo il loro traffico web per NetMarketShare.

Sulla sola scrivania del computer tradizionale, la presenza di Explorer si fa sentire di più, senza però andare poco oltre il 56 percento. Metà del mondo non usa il browser di Microsoft e questo ha conseguenze importanti sul commercio elettronico, sulla programmazione dei siti, sul pensare alla propria utenza: meglio seguire gli standard come HTML5 che i dettami di Internet Explorer. Anche perché la versione più aggiornata di quest’ultimo è tuttora la terza in ordine di adozione, nonostante la recente politica di aggiornamento automatico: Explorer 8, decisamente meno progredito e rispettoso degli standard, fa ancora la parte del leone con traffico più che doppio.

Quali che siano i dati di mercato sulle unità vendute, se si progetta di fare web per apparecchi mobili è impossibile trascurare iOS. Safari per iPhone e iPad, presente probabilmente su un quarto del totale degli apparecchi, totalizza il 58 percento del traffico; Android, con quasi tre quarti del mercato, ha traffico fermo a un quinto del totale. Una sproporzione enorme che attende ancora una spiegazione imparziale ma, come dato, è ineludibile.

Il tutto per una conclusione confortante: il web dell’estate 2013 è ricco di diversità e di possibilità di scelta. A ognuno prendere la strada che preferisce, con la sicurezza ragionevole che nessuna delle vie principali si rivelerà un vicolo cieco.

L'autore

  • Lucio Bragagnolo
    Lucio Bragagnolo è giornalista, divulgatore, produttore di contenuti, consulente in comunicazione e media. Si occupa di mondo Apple, informatica e nuove tecnologie con entusiasmo crescente. Nel tempo libero gioca di ruolo, legge, balbetta Lisp e pratica sport di squadra. È sposato felicemente con Stefania e padre apprendista di Lidia e Nive.

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