La Federal Trade Commission statunitense sta per mettere a punto una proposta legislativa a tutela della privacy. In pratica si dovrebbe imporre a grandi magazzini, produttori automobilistici, società di noleggio auto e altre aziende di proteggere i dati personali dei consumatori con cui effettuano transazioni online. Il settore amministrativo di tali aziende dovrà implementare una specifica policy sulla privacy, informandone con chiarezza gli utenti e garantendo loro il diritto a rifiutare l’ulteriore diffusione dei propri dati.
Una manovra, questa annunciata dalla Federal Trade Commission, che è stata salutata come vitale per risolvere le controversie da tempo in atto tra Europa e Stati Uniti sul fronte del business globale. In tal modo, infatti, l’imprenditoria USA potrebbe sfondare nel mercato europeo senza con ciò erodere il diritto alla privacy qui maggiormente tutelato. Il tutto come chiave per il successo dell’e-commerce anche sul vecchio continente. Nel compromesso allo studio, la Federal Trade Commission manterrà un elenco aggiornato di quelle società oltreoceano che dichiarino di implementare almeno uno dei seguenti capisaldi a tutela della privacy degli utenti: sottomettendosi all’autorità sulla protezione dei dati stabilita in uno dei 15 paesi europei; dimostrando di aderire a legislazioni pro-privacy in vigore negli USA; entrando a far parte di organizzazioni che applicano l’autoregolamentazione, quali BBBOnline, soggette al monitoraggio della stessa Federal Trade Commission; dichiarandosi d’accordo nel sottomettere ogni disputa a un comitato giudicante basato in Europa.