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Viaggi online: chi ce la farà?

05 Dicembre 2005

Viaggi online: chi ce la farà?

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Sono ormai troppi i siti Internet che offrono prenotazioni di viaggi e vacanze in Rete, ma senza solide partnership non si sopravvive

Una ricerca sul futuro del settore del turismo online, condotta da Forrester Research, mette in guardia i siti di prenotazione viaggi contro modelli di business deboli e inefficaci.

Il mercato è ormai saturo di motori di ricerca specializzati, che hanno come primaria fonte di reddito la vendita di traffico verso i siti delle agenzie, che distribuiscono effettivamente i viaggi online. In realtà questi intermediari portano gli utenti su altri portali e non permettono di prenotare direttamente le proprie vacanze.

Altri ancora danno un servizio di confronto per le offerte dei vari operatori in Rete, per poi far concludere l’acquisto sul sito di questi. Le società che operano nel turismo online seguendo questi modelli di business, senza però vendere direttamente i pacchetti viaggio, sono ormai troppo diffuse.

Inoltre, dalla ricerca di Forrester Research, risulta che i navigatori non trovano attrattiva verso questi intermediari virtuali e per prenotare le proprie vacanze si rivolgono direttamente alle agenzie di viaggio online.

Molti ancora utilizzano i motori di ricerca tradizionali come Yahoo! o Google e selezionano in questo modo i pacchetti vacanza.

Dai dati emersi dall’indagine sembra che i modelli di successo saranno quelli per così dire completi, cioè seguiti dalle agenzie di viaggio online, che offrono tutti i servizi legati al settore turistico, dalla prenotazione viaggi, alla vendita di biglietti aerei.

Senza partnership importanti gli intermediari virtuali non riusciranno ad imporsi sul mercato.

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