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Vespa, Noemi e gli altri, la creatività irriverente

17 Febbraio 2010

Vespa, Noemi e gli altri, la creatività irriverente

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Basta una foto curiosa e un social network per dare il via a un gioco sociale a metà tra satira e creatività che non risparmia nessuno. Vittima del momento, il conduttore di Porta a Porta

I filosofi e gli artisti situazionisti l’avrebbero forse chiamato un detournement, ovvero il prendere un oggetto di uso comune per stravolgerne il significato. Un’opera d’arte concettuale che nell’epoca del web è diventata un giochino “sociale” con cui passare qualche ora e provocare un sorriso.

Gemelle K

Sono ormai diversi i casi in cui è bastato dare in pasto alla rete un’immagine discutibile per ottenerne in cambio una serie di creazioni  irriverenti e spesso divertenti. Nel 2007 a innescare questo gioco fu una foto ritenuta di cattivo gusto: ritraeva  “le gemelle K” insieme a Chiara Poggi, la vittima di uno dei “gialli” più sfruttati dalle tv e da una certa stampa, quello di Garlasco. La storia è questa: mentre le telecamere assediavano la casa della ragazza uccisa, le due ragazze sbandieravano una foto in cui sorridevano insieme alla giovane defunta, loro cugina. Dopo molte perplessità sulla foto arrivò l’ammissione: si trattava di un fotomontaggio. Una retromarcia  che non le ha salvate da un feroce sfottò da parte del blog Agorà vs Gemelle K, costruito con decine di foto che le ritraevano con chiunque e in qualsiasi luogo. La goliardata suscitò altre polemiche e gli stessi autori si lamentarono di come la loro intenzione fosse stata stravolta dai giornali che ne parlavano. Ma questo non frenò i casi successivi.

Silvio e Noemi

Era la primavera del 2009 quando sui giornali si cominciava a parlare di alcune “frequentazioni” del Presidente del Consiglio. Uno dei primi articoli sull’ argomento riguardava la foto di un brindisi tra la famiglia di Noemi Letizia e il premier. Anche lì l’immagine fu guardata con sospetto: «non sembra un fotomontaggio?» dissero in molti. Dal dubbio che una foto sia ritoccata alla produzione di immagini analoghe passa giusto il tempo necessario ad aprire un software come Photoshop. Nacque così un altro instant-blog, Brinda con Papi, nelle cui pagine si trovano brindisi tra Berlusconi e personaggi dei cartoni animati, star di serie tv, cantanti, calciatori, alieni e icone del trash anni ’80. Quasi un’antologia dell’immaginario pop italiano, spesso inserito con maestria nell’immagine di partenza, della cui originalità o meno a un certo punto non importava più niente a nessuno.

Franceschini

Poche settimane separano il successo di questo blog da un altro piccolo tormentone del web italiano. Durante la campagna per le elezioni Europee, Dario Franceschini (allora leader del Pd) si azzardò a far mettere online un appello agli elettori girato davanti a uno sfondo verde, di quelli che nel cinema si usano per aggiungere gli effetti speciali in post-produzione. Manipolare un video è più complicato rispetto a ritoccare una foto, ma nel giro di pochi giorni Franceschini si ritrovò lo stesso su YouTube a invitare i suoi elettori in mezzo a una scena di Guerre stellari o di Casablanca, come testimoniato dal blog Francescreen.

Vespa

E arriviamo all’ultimo tormentone, nato sulla piattaforma FriendFeed, grazie a un blogger noto come Pop Topoi, che cattura dalla tv un’immagine di Bruno Vespa in grado di solleticare gli utenti del social network. Lui stesso la definisce «lo screenshot del secolo» e invita tutti a farne un meme. Nel giro di poche ore la foto del conduttore di Porta a porta, con lo sguardo spiritato e un fucile in mano, finisce incastrata in una serie di immagini famose, da locandine di film come Bastardi senza gloria o Il buono, il brutto, e il cattivo a fotogrammi di film horror e momenti storici famosi. Per guardare questa esplosione di creatività basta cercare sul social network tramite i tag shootingbruno o thisiporta. Alcune immagini sono ritoccate perfettamente, in altre la realizzazione è più grezza, ma non è questo l’importante. Qui contano la rapidità di esecuzione, l’idea, l’accostamento impensabile. È cosi che quello che una volta sarebbe stata una provocazione artistica diventa alla portata di tutti. Basta un software e un po’ di voglia di dissacrare. Un social network o un blog disposti a ospitare la nostra opera si troveranno.

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