Il sistema di reindirizzamento SiteFinder – di cui abbiamo già parlato in questo sito – che era stato principalmente accusato di dirottare indirizzi non assegnati o scritti in modo sbagliato, è stato chiuso da VeriSign.
L’ICANN, infatti, nei giorni scorsi, ha formalmente richiesto a VeriSign di ripristinare la situazione precedente, avendo constatato “le importanti manifestazione di inquietudine riguardo l’impatto che SiteFinder avrebbe potuto avere sulla sicurezza e la stabilità di Internet”.
Inoltre, secondo l’ICANN, l’attivazione di tale servizio, “non rientra negli accordi contrattuali di VeriSign” e costituisce violazione del codice di condotta definito nel contratto. Così facendo VeriSign “manca ai suoi obblighi di fornire un servizio uguale per tutti”.
Pertanto, a partire da mercoledì scorso, ogni volta che l’utente sbaglia a digitare l’indirizzo di un sito, gli compare nuovamente un segnale di errore e non viene più automaticamente indirizzato sulla homepage del motore di ricerca di VeriSign.
In seguito al diluvio di proteste che l’iniziativa di VeriSign aveva sollevato, l’ICANN si era preoccupato della sua legalità, attivando, tra l’altro, il proprio comitato consultivo sulla sicurezza e la stabilità.