Il sito voyeurdorm.com, gestito dalla società Entertainment Network, offre agli internauti, al costo di 39, 95 dollari al mese, la possibilità di “spiare”, 24 ore su 24, 7 giorni su 7, nove giovani studentesse che vivono in una grande casa, in un quartiere della città di Tampa, in Florida, sotto lo sguardo di 75 telecamere.
Infastiditi dalla associazione tra la loro città e una simile iniziativa, gli abitanti della cittadina americana hanno, però, intentato un’azione giudiziaria, per ottenere la chiusura del sito, basandosi su un’ordinanza municipale che vieta il commercio di prodotti per adulti nelle vicinanze delle zone residenziali.
Un primo giudice federale ha dato loro ragione, ma nel settembre scorso, la corte d’appello di Atlanta ha ritenuto, invece, che, a differenza delle opere cinematografiche, il prodotto in questione non è indirizzato specificamente agli abitanti del quartiere, cosicché sarebbe illegale impedire la commercializzazione in relazione alla collocazione delle attività.
La più alta giurisdizione degli Stati Uniti ha, poi, recentemente, confermato questa decisione e ha ribadito che le attività su Internet si svolgono nel cyberspazio e non in una località determinata: nel caso di voyeurdorm.com, perciò, l’offerta non è rivolta direttamente alla città di Tampa, ma a tutti gli utenti della Rete, ovunque si trovino.
Secondo David Marshlack, proprietario di Entertainment Network, la decisione della Corte Suprema rappresenta un’importante vittoria per tutti coloro che dirigono un sito Internet, indipendentemente dai contenuti proposti.