Il deputato democratico del distretto di Los Angeles, Howard Berman, ha recentemente proposto l’adozione di una norma che dovrebbe consentire alle etichette musicali e alle società cinematografiche di ispezionare computer e server per bloccare, distruggere o neutralizzare i file illegali, scambiati via Internet attraverso il peer to peer.
In pratica, tutti i soggetti titolari di copyright potranno essere autorizzati a utilizzare specifiche tecnologie per contrastare direttamente la distribuzione di file giudicata illegale.
Queste tecnologie di difesa saranno comunicate unicamente al procuratore generale e conservate segretamente, senza possibilità di divulgazione.
A garanzia degli internauti onesti e al fine di evitare la distruzione indiscriminata di file personali, il progetto prevede la possibilità di ricorrere all’autorità giudiziaria in caso di un’azione ingiustificata da parte delle società musicali e cinematografiche, a condizione, però, che l’interessato dimostri di aver subito un danno almeno pari a 250 dollari.
La proposta del deputato Berman – molto criticata dalle associazioni che difendono la trasparenza e il diritto al libero scambio online – è stata accolta con favore dalla Motion Picture Association of America (MPAA) e dalla Recording Industry Association of America (RIAA) potenti lobbies che da più di tre anni lottano aspramente contro la pirateria musicale e audio-video.