Il presidente della H. Robert Wientzen ha spiegato che lo spam lede in primo luogo le aziende che utilizzano l’e-mail come strumento di marketing nel rispetto dei consumatori e non in maniera invasiva. Senza un’azione contro lo spam l’e-mail non ha futuro nel marketing, nonostante sia uno dei canali più potenti mai concepiti. Lo spam, ha aggiunto, è utilizzato pesantemente solo da imprese che non hanno interesse a tutelare la loro immagine, ma le conseguenze negative di queste operazioni ricadono su tutto il mondo imprenditoriale che opera online.
Le statistiche sullo spam che viaggia in Rete sono diverse tra loro, ma si può parlare di cifre tra il 20 e il 30 percento delle e-mail scambiate. Secondo IDC a fine 2002 conteremo 31 miliardi di e-mail scambiate, cifra che raddoppierà in pochi anni. Il calcolo del numero di spam è quindi impressionante, come del resto è impressionate lo spam che riceviamo ogni giorno in casella elettronica, soprattutto su indirizzi e-mail pubblici.