Sull’onda di Echelon, il sistemone di ascolto e intercettamento delle telecomunicazioni made in Usa, stanno nascendo piccoli sistemi per spiare dentro le Intranet aziendali.
Come nel caso della Stroz Associates, una dotcom di New York che ha inventato una sorta di “grande fratello”.
Questa società commercializza un software che, analizzando il vocabolario usato nei messaggi di posta elettronica, individua le persone potenzialmente violente sul loro posto di lavoro.
Un software che torna utile alle aziende americane che, da tempo, sono sottoposte alla violenza dei loro dipendenti, soprattutto dopo le ondate di licenziamenti dovute alla crisi economica.
Una violenza che, però, c’è sempre stata, come nel caso di impiegati che hanno ucciso loro colleghi dopo essere stati condannati per furto o a causa di forti depressioni.
Un problema americano, dovuto soprattutto alla libera vendita e detenzione di armi che fa sì che la violenza, una volta esplosa sia più catastrofica che in Europa.
Torniamo al software. Questo programma ha il compito di sorvegliare i cambiamenti di vocabolario e di forma delle frasi utilizzate nelle email degli impiegati.
Secondo loro, un impiegato pronto a commettere atti di violenza fa emergere l’aggressività anche nel modo di scrivere.
Uno strumento che nelle mani dei vari uffici personale, farà scattare l’allarme se un impiegato inizierà a mostrare segni di stress nei messaggi di posta elettronica.
Questo software è certificato da uno psicologo della CIA, in modo da dare più credibilità.
Infatti, secondo lui è possibile individuare la collera nel numero di messaggi utilizzati, partendo dal presupposto che il crescere del numero di email destinati a una persona mostri verso questa un’intensa emozione.
Immaginate il poveretto che si invaghisce di una sua collega. Farà meglio a mandarle bigliettini scritti a mano piuttosto che messaggi email, o correrà il rischio di ritrovarsi fuori dalla porta bollato come violento.