Un congresso di psicologi a Roma, mette in guardia contro quello che chiamano il “tecno-autismo”. Un fenomeno che colpisce la maggioranza degli internauti italiani.
Il dato è stato reso pubblico all’apertura del congresso: sul totale degli utenti Internet, il 90 % degli uomini, l’85 % delle donne e il 15 % dei ragazzi cercano amore o amicizia sulla rete.
“Sempre più le relazioni affettive passano attraverso la rete – spiega Tonino Cantelmi, presidente dell’Associazione italiana degli psicologi e psichiatri cattolici in congresso nella capitale – sia che si tratti di ragazzi o di adulti”.
Il 70 % dei bambini dai 6 ai 10 anni vivono in città e giocano utilizzando videogiochi una o due ore al giorno e il 35 % di loro naviga su Internet, in media, dalle sei alle sette ore per settimana. Il 15 % di loro, poi, cerca amici.
Passando agli adulti, la passione attraverso Internet tocca soprattutto i giovani, in età compresa tra i 16 e i 40 anni. In questo range, nel 70 % dei casi, hanno un lavoro.
Su dieci, uno soffre di vera e propria dipendenza dalla Rete che lo spinge a connettersi per più di 60 ore alla settimana.
Tra i siti più visitati dagli adulti ci sono siti erotici (il 90 % degli uomini, ma l’85 % delle donne) e cercano sempre più siti che permettano di dialogare e di poter vedere i loro interlocutori attraverso una webcam.
Secondo Cantelmi, le donne che cercano l’amore su Internet sono “narcisiste” e “provano piacere nel farsi ammirare e sovente subiscono una metamorfosi quando sono connesse”.
Dunque, conclude lo studio, Internet compromette gravemente le relazioni interpersonali e sempre più ragazzi iniziano a soffrire di “tecno-autismo”. Una patologia moderna che li rende irritabili, nervosi e incapaci di esprimere le loro emozioni senza la mediazione del computer.