Shin-ichi Okamoto, vicepresidente della sezione ricerca e sviluppo di Sony Computer Entertainment, ha dichiarato di recente: “Stiamo lavorando per creare la macchina da gioco PlayStation 3, che supererà di 1.000 volte le performance della PlayStation2”.
Le testuali parole, dette in occasione del “Microcomputer System & Tool Fair ’99” tenuto a Tokyo il 10-12 Novembre dell’anno scorso, sono state per l’esattezza: “We are working to create the PlayStation 3 game machine so it will have 1,000 times the performance of the PlayStation 2.”
Gli sviluppatori hanno detto che sarà necessaria una potenza di circa 18.000 volte quella dell’attuale PlayStation per riuscire a generare immagini di gioco in realtime alla qualità voluta. PS2 è circa 300 volte più potente della PS e Okamoto asserisce che l’obiettivo è stato già raggiunto per metà.
I miglioramenti maggiori saranno da giocare nell’ambito del processore e dell’architettura centrale.
Ken Kutaragi ha annunciato, durante l’ultimo “Microprocessor Forum” di San Josè in California, l’intenzione di Sony di volere iniziare a commercializzare workstation grafiche. Queste si baseranno sulla tecnologia del PS2 (PlayStation 2) ed entreranno in competizione diretta con gli attuali mainframe IBM, Dell e HP.
Nei prossimi mesi Sony metterà in vendita il primo esemplare della serie Creative Workstation che avrà un potenza maggiore di circa 10 volte rispetto alla PlayStation2. C’è già nei piani di Sony l’intenzione di presentare nel 2002 le Creative Workstation di seconda generazione con potenza 1.000 volte superiore alle PS2 attuali.
A questo punto saremo pronti per assistere alla comparsa anche della nuova console PlayStation3 che avrà un numero di transistor nell’ordine dei 100 milioni, con processo produttivo inferiore a 0.10 micron. L’intenzione di Sony di entrare di forza nel campo delle workstation è dettata anche dalla necessità di completare la sua ottima offerta dei migliori apparecchi digitali tra camcorder, fotocamere e TV color. Le future workstation saranno orientate anche ai professionisti della musica, campo in cui Sony è uno dei maggiori leader.
Ma perché l’annuncio della PlayStation 3, quando si è quasi certi che la PS2 avrà vendite spaventose anche fuori dal Giappone e accontenterà i videogiocatori più incalliti?
La risposta è sotto il nostro naso, basta osservare la direzione in cui si stanno muovendo tutti i team di sviluppo di titoli ludici e multimediali: la grafica 3D. Gli ambienti tridimensionali hanno sorpassato ormai quelli a due dimensioni, anche perché è in tali ambienti che noi viviamo. Inoltre, i giochi 3D offrono un maggiore coinvolgimento, in particolare quando sono affiancati da tanti colori, alta risoluzione e sonoro coinvolgente.
Per far sì che siano raggiunti questi obiettivi si ha la necessità di macchine di grande potenza: maggiore la potenza, maggiore sarà l’illusione di trovarsi in un mondo indistinguibile da quello reale (o volutamente fantastico).
Lo standard iniziale dei videogiochi era piattamente 2D. In seguito si arricchì di “sprite” animati e colori, poi lentamente si è passati al 3D, che oggi si è ulteriormente arricchito con “texture” da svariati megabyte. Stiamo per aggiungere anche la quarta dimensione, quella del suono con sorgente posizionale, poi arriverà l’ora del 5D con spazi tridimensionali, sonoro spaziale…e il resto sarà solo storia.