Wippit.com ha così in catalogo due tra le maggiori case discografiche mondiali, dopo avere firmato un accordo simile con EMI all’inizio del mese. Questo si traduce in un catalogo di più di 175.000 brani di 200 etichette.
“Sembra che il 2004 segnerà l’arrivo di un mercato legale per la musica digitale”, ha spiegato Jon Davis, che dirige il dipartimento New Media di BMG Inghilterra e Irlanda.
In un primo tempo, i brani degli artisti di BMG, saranno accessibili soltanto ai clienti britannici e irlandesi di Wippit.com.
Questa determinazione delle grandi etichette a lavorare con i distributori online contrasta fortemente con la posizione adottata soltanto un anno fa. Fino a poco fa, infatti, si potevano acquistare brani delle cinque major del disco soltanto tramite i siti europei che avevano firmato una partnership con OD2 (On Demand Distribution), principale società europea di download musicali legali.
L’offerta di Wippit è singolare: la piccola società britannica, sorta quattro anni fa, propone una sottoscrizione annuale di 30 sterline per un numero illimitato di download.
Le case discografiche, invece, preferiscono i servizi che fatturano pezzo per pezzo, come iTunes ad esempio.
E infatti, nel caso di EMI, Wippit ha modificato il suo funzionamento: fattura i singoli brani pur mantenendo la sottoscrizione annuale.