Le amministrazioni pubbliche e i paesi emergenti non sono le sole realtà a lanciare programmi di vasta portata per l’adozione di soluzioni open source e free software (vedi a questo proposito “Linux conquista le capitali europee” e “Il Brasile è maturo per Linux“). Anche il settore privato inizia a prendere seriamente in considerazione soluzioni alternative a quelle proprietarie. E sempre più frequentemente non si tratta di server, ma di computer desk top.
L’ultima notizia dal “fronte” riguarda una banca irlandese, la Allied Irish Bank – attiva anche in Gran Bretagna – che ha deciso di far migrare 7.500 postazioni di lavoro verso l’ambiente Linux. I computer in questione, attualmente, utilizzano come pacchetto di produttività personale Microsoft Office, ma entro la fine del 2005 passeranno tutti a Java Desktop System, la suite di Sun Microsystems funzionante sotto Linux.
I termini economici dell’accordo non sono stati resi pubblici, ma secondo fonti attendibili Sun ha concesso consistenti sconti per concludere l’accordo. La notizia, peraltro, era nell’aria da alcuni mesi e ad averne fatto menzione era stato proprio Robin Wilton, responsabile europeo di Java Desktop System.
Indubbiamente, lo sforzo economico di Sun è indispensabile in questa fase per facilitare la sottoscrizione di nuovi contratti e spingere altre aziende a seguire questa strada. Nonostante ciò, secondo molti osservatori, le soluzioni Linux per i computer desk top non si imporranno con facilità e questo nonostante la quasi gratuità delle licenze.
Il fatto è che la licenza rappresenta solo una piccola parte del costo complessivo della migrazione di un parco di Pc e Linux non è sempre una soluzione più economica rispetto a Windows. Badate bene, il maggior costo, in questo caso, non è rappresentato dalle applicazioni, ma dall’operazione di migrazione in quanto tale. Contrariamente ai server, infatti, che utilizzano in genere una sola applicazione, nei desk top gli utenti ne utilizzano diverse contemporaneamente. E tutte queste dovrebbero essere riscritte per consentire la migrazione a Linux.
In poche parole, è il peso del passato più che quello del presente a condizionare il futuro di Linux nel mondo dei computer desktop.