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Un virus informatico che sfrutta il maremoto

19 Gennaio 2005

Un virus informatico che sfrutta il maremoto

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Si tratta di una e-mail diffusa a macchia d'olio, che propone di aiutare le vittime dello tsunami, ma è in realtà utilizzata per propagare un virus

È quanto annunciato in questi giorni dalla società di sicurezza informatica Sophos.

Il worm informatico, che si nasconde dietro il titolo “Tsunami donation! Please help!”, invita i destinatari ad aprire l’allegato “tsunami.exe”. Se il documento viene aperto, il virus si serve della rubrica di posta dell’utente per propagarsi su altri computer. Secondo Sophos, il virus può anche attaccare i siti Web inondandoli di richieste, in modo da mandare in tilt il server.

La società di sicurezza informatica aggiunge che questo nuovo virus non è il primo a sfruttare la catastrofe verificatasi nell’Oceano Indiano per propagarsi. A inizio gennaio, ad esempio, un altro worm viaggiava all’interno di una e-mail che diffondeva il messaggio che lo tsunami era una rivalsa di Dio contro “le persone che hanno commesso sulla Terra degli atti malvagi”.

Molti messaggi di posta elettronica, inoltre, sono stati diffusi per ottenere denaro. Generalmente, questi ultimi, invitano i destinatari a dare le loro coordinate bancarie, utilizzando come pretesto un trasferimento massiccio di liquidità e promettendo ai generosi utenti una retribuzione percentuale in cambio del servizio reso. Una di queste e-mail si presenta come inviata da un ricchissimo commerciante tailandese in punto di morte, la cui famiglia è stata decimata dal maremoto. Questo commerciante avrebbe dunque necessità di un aiuto esterno per raccogliere i suoi milioni di dollari diffusi in Europa e ridistribuirli come donazione.

Sophos consiglia, alle persone che ricevono queste e-mail, di eliminarle e, soprattutto, di non aprire mai il documento allegato.

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