In un comunicato trasmesso alle agenzie stampa, la “Commissione nazionale di solidarietà” con il dissidente ha affermato di essere “seriamente preoccupata per le condizioni di detenzione precarie e inumane” del prigioniero e dello stato di deterioramento della sua salute.
Yahyaui era stato arrestato nel giugno del 2002 e condannato il 10 luglio a 2 anni di carcere per aver diffuso “false notizie” sul suo sito Internet. Aveva, semplicemente, pubblicato una lettera di denuncia sul funzionamento del sistema giudiziario in Tunisia, scritta da suo zio – un magistrato – e indirizzata al presidente Ben Alì (nell’immagine).
Le condizioni del dissidente sono diventate “infernali” dopo la manifestazione di militanti dei diritti umani davanti alla prigione dove è detenuto, andati per chiedere la sua liberazione. “Zuhair – racconta la coordinatrice del comitato per la liberazione del dissidente – è oggetto di umiliazioni: gli è stato vietato di parlare con altri detenuti, è privato del sostegno familiare e anche della posta e dei libri. Adesso, la sua salute è seriamente in pericolo”.