L’azienda californiana VMWare ha messo a punto un programma in grado di far girare più sistemi operativi contemporaneamente sullo stesso PC. Una soluzione ideale per installare sullo stesso computer, ad esempio, Windows e Linux.
Virtual Platform, questo il nome del programma, consente ad esempio, secondo quanto dichiarato dall’azienda, di accedere a Internet sotto Red Hat, quindi di lanciare un videogame sotto DOS e oppure di scrivere un testo con Word per Windows, senza dover riavviare mai il computer.
Annunciato nello scorso mese di febbraio, il software di VMWare è disponibile ora in versione beta sul sito dell’azienda californiana. Al momento sono disponibili due versioni, una per Linux e l’altra per Windows NT 4. Il programma, infatti, deve appoggiarsi su un sistema operativo principale realmente multitasking. Cosa che mette fuori gioco Windows 98. Sono previste versioni anche per OS/2, Solaris e BeOs.
Una volta installato sul computer, Virtual Platform consente, comunque, di far girare anche Windows 3.1, 95 o 98, MSDOS 6, FreeBSD, Windows 2000 Professional (la versione beta ovviamente), Solaris e, naturalmente, NT e Linux.
Diversamente dagli emulatori, il programma richiede che i sistemi operativi siano effettivamente installati nell’hard disk del computer assegnandogli memoria e risorse sufficienti, in modo che si possa passare da un sistema operativo all’altro senza alcun problema.
Secondo VMWare le performance della macchina dovrebbero ridursi solo del 10%. A patto però che si disponga di almeno di 64 Mega di Ram (96 consigliati). Lo spazio disco richiesto, invece, è piuttosto modesto: solo 3 Mega, ma è necessario prevedere almeno 500 mega per ogni sistema operativo installato. Per quanto riguarda il processore, VMWare consiglia un Pentium II o equivalenti.
La versione definitiva di Virtual Platform dovrebbe essere rilasciata tra maggio e giugno di quest’anno al costo di 299 dollari. È prevista anche una versione studenti e una per il grande pubblico ad un prezzo intorno ai 100 dollari.
VMWare è stata fondata nel 1997 da un gruppo di ricercatori dell’Università di Stanford.