Sina.com, il più visitato dei portal site cinesi, potrebbe essere quotato al Nasdaq, la Borsa americana specializzata nei titoli tecnologici, entro il terzo trimestre del 1999.
La società cinese, secondo quando riportato nei giorni scorsi da alcune testate specializzate statunitensi, è già stata contattata dal più importante operatore americano del settore, Goldman Sachs and Morgan Stanley. Non mancano, però, i dubbi. Secondo Wang Zhidong, amministratore delegato di Sina.com, la sua società deve “digerire” una capitalizzazione di 25 milioni di dollari prima di rivolgersi ai mercati finanziari per drenare nuovi capitali.
L’annuncio è arrivato dopo che otto società cinesi avevano sottoscritto un’alleanza per promuovere l’uso di Internet in Cina. Attualmente il gigante asiatico, a fronte di una popolazione abbondantemente superiore al miliardo di persone, ha appena due milioni di utenti Internet. L’obiettivo è di portare il numero degli utilizzatori a 20 milioni.
La Cina ha, intanto, cominciato ad esportare verso l’Europa grazie a Internet. Una prima ordinazione di 160 tonnellate di mele è stata fatta da una società spagnola via rete. La notizia è stata diffusa nei giorni scorsi dall’agenzia ufficiale Nuova Cina.
Secondo l’agenzia, le mele provengono dalla regione dello Shaanxi, una provincia del nord tra le più povere del paese, dove viene prodotta buona parte delle mele cinesi.
Il contratto, del valore di 1,6 milioni di Yuan (circa 182.000 Euro), è stato effettuato dalla Huasheng Company dopo essere stata contattata via Internet dall’azienda spagnola interessata.
La produzione di mele ha fruttato, alla provincia dello Shaanxi, l’anno scorso, otto miliardi di Yuan, una cifra che le autorità locali pensano di incrementare utilizzando Internet per diffondere il loro prodotto puntando su prezzi particolarmente concorrenziali.