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Un progetto per l’eliminazione delle barriere informatiche

14 Marzo 2001

Un progetto per l’eliminazione delle barriere informatiche

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In seguito alla pubblicazione, il 28 febbraio, in questa sezione, di un articolo sui progetti dell'Aipa per eliminare le "barriere" all'accesso dei disabili ai siti Web, un lettore ha scritto per proporre un suo progetto per la realizzazione di uno standard che agevoli la consultazione del Web da parte degli anziani. Trattandosi di un progetto interessante, lo proponiamo qui di seguito.

BluWeb, di Damiano Viscardi
Progetto per un’interfaccia di navigazione destinata all’utilizzo del web da parte degli anziani

Introduzione

L’utilizzo del web da parte degli anziani è generalmente difficoltoso. In particolare gli anziani si trovano a dover affrontare problemi di interazione con la tecnologia, davanti ai quali sono spesso costretti ad arrendersi.
Oggi il web si sta imponendo nel mondo della comunicazione con grande efficacia ed è indubbio e auspicabile che nel prossimo decennio la gran parte dei servizi, soprattutto quelli di primaria necessità, verranno richiesti, gestiti ed espletati attraverso Internet.
È altrettanto indubbio che le comunità che attualmente utilizzano il web sono per la gran parte destinate all’invecchiamento. Una eventuale inversione degli indici di natalità non evita che il secolo XXI debba rivolgersi con sistematicità e rigore agli anziani. Inoltre l’allungamento della vita crea aspettative che per gli anziani si concretizzano in progetti a lungo termine.
Queste prerogative di carattere altamente positivo sono tuttavia affiancate da una motilità inevitabilmente ridotta e dalle limitazioni proprie dell’età avanzata. L’utilizzo del web sarà quindi sempre più frequente e necessario; anzi, la comunicazione tra enti, servizi e persone anziane avverrà attraverso il web.
Il mondo imprenditoriale deve quindi attivarsi in questa direzione, considerando il “mercato” degli anziani uno tra i più utili e stimolanti.

Scopo del progetto

Scopo del progetto è creare uno standard di interfaccia che permetta agli anziani di interagire facilmente con il web, raggiungendo tutte le informazioni con la stessa “agilità” dell’utente non anziano.
Chi fornisce informazioni on line può aderire allo standard BluWeb creando nel proprio sito un’apposita sezione (parallela a quella tradizionale) che fornisce le stesse informazioni in forma BluWeb.
BluWeb nasce come standard indipendente. Vi possono aderire liberamente i fornitori di informazioni on line che ritengono di poter trarre vantaggi dalla consultazione del loro sito da parte degli anziani. Sarebbe auspicabile che vi aderissero gli enti che forniscono servizio pubblico.
La pubblicizzazione dello standard BluWeb può avvenire attraverso i mezzi di informazione tradizionali.

Sviluppo dello standard

INTERFACCIA E INTERAZIONI PSICOLOGICHE
La realizzazione dello standard presuppone una fase di fondamentale importanza, ovvero la necessità di capire quali siano le reali difficoltà di un anziano durante la consultazione del web.
Che cosa gli anziani non capiscono o non riescono a utilizzare nel web di oggi?
Il mouse è lo strumento più adatto?
Perché l’anziano si avvicina al monitor per leggere meglio?
È opportuno che un anziano aspetti più di 5 secondi per il caricamento di una pagina?
Per rispondere a queste domande e per soddisfare tutte le esigenze della consultazione del web, BluWeb prevede l’intervento di un interaction designer che si occupi dello studio dell’interfaccia nel suo complesso, analizzando le necessità degli anziani dal punto di vista percettivo, fisico, tecnico. L’interaction designer ha anche il compito di coordinare tutte le figure professionali che intervengono nella realizzazione del progetto.

COLORI
Nella consultazione a video i colori sono il primo elemento percettivo che l’occhio distingue. L’utilizzo dei colori nelle pagine web richiede un’attenzione particolare per evitare problemi di leggibilità e situazioni di disagio. Nei sistemi di informazione che devono essere “percepiti” dall’occhio (per esempio, la segnaletica) così come nel web, il colore è il primo elemento da studiare.
Per quanto riguarda i colori BluWeb richiede l’intervento di un color designer che, tenendo conto del fatto che la consultazione avverrà da parte di persone anziane, fornisca le direttive per l’utilizzo di colori adeguati in ogni elemento della pagina (sfondo, testo, titoli, simboli di navigazione).

FONT
Nella lettura a video la leggibilità del testo è fondamentale: la risoluzione di un monitor è 35 volte inferiore a quella della carta stampata. I font utilizzati comunemente nelle pagine web sono non più di cinque e tutti presentano problemi di leggibilità, poiché non esiste uno studio serio che affronti il problema dalla parte di chi legge. Se le caratteristiche di un font sono importanti nella lettura a video, tanto più lo sono quando una pagina web è destinata a una persona anziana, che si trova spesso in difficoltà di fronte a un testo stampato.
BluWeb prevede quindi l’intervento di un tipografo che realizzi un font dedicato alla lettura a video.

IMPAGINAZIONE
Le informazioni destinate alle persone anziane devono essere organizzate in modo chiaro e semplice. Questo è tanto più importante nella pagina web dove è necessario trovare subito e consultare rapidamente. L’anziano che consulta la pagina web deve poter trovare l’informazione con uno sforzo minimo e non deve sentirsi frustrato se si trova nella necessità di cercare l’informazione in mezzo ad altri dati.
Un visual designer deve redarre un progetto di impaginazione: i siti che aderiscono allo standard BluWeb devono rispettare tale progetto.

SIMBOLI
Per rendere più veloce e intuitiva la navigazione ogni sito web utilizza simboli. Tuttavia non esiste un “vocabolario” che assegni a ogni simbolo un significato preciso, così come non esistono regole che stabiliscono come utilizzare questi simboli.
In BluWeb i simboli non sono più di quattro e devono essere studiati in modo che una persona anziana sia in grado di tradurli istantaneamente nel loro significato. La loro progettazione deve essere affidata a un visual designer.

LINGUAGGIO
BluWeb deve rispettare norme redazionali rigide. Questo standard deve usare un linguaggio in cui siano rispettati quattro principi fondamentali.
1. Uniformità nella terminologia. Per esempio, per tornare alla pagina precedente si userà sempre la stessa frase e non frasi diverse anche se con lo stesso significato.
2. Rigore nella scelta di parole e definizioni. Per esempio, se si decide di usare un termine per indicare la home page, tale scelta deve essere rispettata sempre, in ogni parte dello standard. È importante in questo ambito decidere dove e come usare la lingua italiana e quella inglese per termini e definizioni.
3. Competenza nella stesura dei testi che devono essere facilmente comprensibili, sintatticamente perfetti, costruiti in modo da rendere la lettura agevole.
4. Assenza di refusi.
Le norme per la redazione dei testi di BluWeb devono essere studiate da un redattore che conosca le problematiche del web.

DISPOSIZIONI TECNICHE
Le direttive dei designer devono essere tradotte in parametri tecnici destinati agli sviluppatori che realizzano le pagine HTML. In pratica, si tratta di realizzare il codice HTML in modo che un sito BluWeb appaia identico indipendentemente dal browser utilizzato, dal tipo di connessione alla rete, dall’impostazione del sistema operativo.
Nella definizione dello standard BluWeb, un ingegnere del software si occupa di scrivere il codice necessario: a tale codice tutti gli sviluppatori devono attenersi.

ASPETTO DEL PRODOTTO FINITO
Una volta completato, lo standard BluWeb è costituito da tre aree operative.

  1. Le indicazioni per la struttura del sito in relazione ai contenuti, ovvero le direttive necessarie alla redazione e alla suddivisione delle pagine.
  2. Le indicazioni per i progettisti e gli sviluppatori, ovvero le direttive necessarie alla costruzione della grafica e dell’interfaccia.
  3. Il codice sorgente e le direttive tecniche per sviluppatori e programmatori.

Osservazioni

Anche se BluWeb prende in considerazione esclusivamente la necessità degli anziani di navigare nel web, questo standard (o un eventuale perfezionamento e adattamento) può essere applicato a innumerevoli realtà: dal sistema operativo del personal computer fino al “quadro comandi” del forno da cucina. Infatti sono tuttora molti i problemi che un anziano si trova ad affrontare ogni volta che deve interagire con un sistema che fornisce o richiede informazioni.

“Perché gli utenti siano felici e produttivi quando usano un programma, è necessario che questo sia scritto secondo le necessità della natura umana.” (Alan Cooper, Il disagio tecnologico, Apogeo 1999)

L'autore

  • Annarita Gili
    Annarita Gili è avvocato civilista. Dal 1995 si dedica allo studio e all’attività professionale relativamente a tutti i settori del Diritto Civile, tra cui il Diritto dell’Informatica, di Internet e delle Nuove tecnologie.

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