Si chiama “writing” ed ormai considerata l’arte rappresentativa della fine del secolo scorso. I luoghi di questa arte sono i muri delle metropoli, ma per molti rappresenta solo una forma di vandalismo.
Gli artisti sono sconosciuti e si firmano con pseudonimi, ma hanno uno stile caratteristico.
I loro strumenti, bombolette spray di colore riposti dentro un tascapane. Si muovono di notte per non farsi beccare e al mattino sui muri e sulle carrozze di treni e metropolitane si mostrano i le loro opere.
Contro di loro è stato inventato un orecchio elettronico, capace di “sentire” il sibilo della loro bomboletta e avvertire le forze dell’ordine.
Le prime a sperimentare questo avvisatore sono state le città californiane.
Il sistema si basa su dei captatori che sentono il suono particolare emesso nell’uso delle bombolette spray di colore e trasmettono un segnale a un emettitore.
In questo modo il luogo del crimine è immediatamente localizzato attraverso un sistema GPS dopo che un segnale avverte la polizia locale.
A inventare questo orecchio sensibile è la Traptec, per ora la sola a vendere questo tipo di captatore che permette di leggere il segnale ultrasonico delle bombolette spray, mentre la concorrenza usa tecnologie di sorveglianza legate al segnalatore di movimento.
La Traptec produce due tipi di orecchio elettronico chiamato “Taggertrap“: un tipo portatile (Stinger) che funziona a pile o energia solare e un tipo fisso (Surveyor) che può essere collegato al normale sistema di allarme.
Con questo sistema sono già stati colti in flagrante sei “writer” nella periferia di San Diego.
Occhio, dunque, se girate per le città californiane e avete bisogno di usare bombolette spray di deodorante o di gel per capelli: potrebbe arrivare la polizia e trovarvi con l’ascella alzata.