Stavo percorrendo un tratto molto frequentato della metropolitana di Londra ed osservavo come la maggior parte delle persone fosse isolata mentalmente in quanto indaffarata con il proprio “apparato elettronico”.
Tralasciando gli aspetti sociali che interessano maggiormente gli addetti ai lavori, ero incuriosito dal tipo di dispositivi utilizzati e soprattutto dalla tipologia di applicazioni. Nel mio scompartimento ho contato una quarantina di persone, di cui 32 avevano un dispositivo tra le mani.
Circa la metà aveva un iPhone, qualcuno un Blackberry ed altri dei dispositivi Android. Qualcuno leggeva il proprio Kindle ed altri sfogliavano “semplicemente” un giornale. L’aspetto che però mi ha stupito è che la maggior parte delle persone stava giocando. Qualcuno era indaffarato con giochi di carte, un altro con la dama ed un altro con il celeberrimo Angry Birds. Delle due persone che possedevano un iPad, uno stava leggendo mentre l’altro era coinvolto nella sua gara di macchine.
Sicuramente la metropolitana non è un luogo in cui postare i propri messaggi su FaceBook o Twitter o dove, data l’assenza di segnale, navigare sul proprio sito preferito o consultare il proprio conto online. Il fatto che, nel mio campione spero significativo, la maggior parte delle applicazioni utilizzate fossero giochi, mi fa comunque riflettere.