Dove sarebbe il problema o la provocazione nell’aumentare il corpo della pagina per accrescere la leggibilità? Tutto normale, se non si trattasse del Web Design Manifesto 2012 di Jeffrey Zeldman.
C’è davvero da chiedersi dove siamo veramente arrivati nelle nostre elucubrazioni sul design per il Web (e per il mobile, e per gli ebook) se una pagina del genere è in grado di scatenare una discussione, per il semplice fatto di avere un font piuttosto grande, perfettamente leggibile su desktop e altrettanto su uno smartphone, provare per capire. Una frase per tutte:
Questo redesign è una replica agli ebook, i font per il web, la tecnologia mobile e le meravigliose applicazioni come Instapaper e Readability che affrontano il problema delle interfacce inutilmente affollate di tanti siti e di tante impaginazioni ostili al testo, mediante l’eliminazione di fatto del designer dall’equazione.
Zeldman prosegue specificando che non si tratta di un atto di accusa contro i siti in questione, bensì una normale constatazione di ciò che fanno e del perché ottengono gradimento, a indicare quanto molto del nostro web design sia patetico nel momento in cui i visitatori si rivolgono sempre più ad applicazioni indipendenti semplicemente per leggere il contenuto di un sito.
Provocazione, evidente. Lo stesso autore mette in chiaro che probabilmente non avrebbe azzardato una cosa del genere sul sito per un cliente. Così come non esita a dire che nessun design è per sempre e che, almeno su un sito personale, la sperimentazione continua sarebbe d’obbligo o quasi.
Soprattutto, sugli schermi di oggi i font di grande dimensione si guardano splendidamente e si leggono con piacere. In tutte le provocazioni costruttive c’è qualcosa da raccogliere e qui dovremmo tenere tutti presente che forse abbiamo perso di vista, mescolato tra il tema da personalizzare, lo spazio del banner, il popup imprescindibile, la tripla colonna che tanto piace al grafico, quello che veramente spinge il visitatore a passare dal nostro sito. Potrebbe essere una community effervescente oppure un carrello della spesa di straordinaria efficienza. O forse il semplice, sempiterno piacere della lettura.