iPhone ha compiuto cinque anni, durante i quali si stima sia stato diffuso in duecentocinquanta milioni di esemplari, generando complessivamente centocinquanta miliardi di dollari di fatturato, per non parlare dell’indotto in accessori, applicazioni, articoli e relativa pubblicità. La sua importanza nell’evoluzione dell’informatica personale sta peraltro, più che nei numeri, nel rappresentare uno spartiacque.
Steve Jobs, cofondatore di Apple scomparso lo scorso ottobre, non è mai stato noto per la diplomazia né per l’eufemismo. Eppure è difficile trovare una sua analisi di un prodotto concorrente sprezzante come è stata quella di Steve Ballmer, amministratore delegato di Microsoft, a seguito dell’annuncio del computer da tasca di Apple:
Five hundred dollars? Fully subsidized with a plan? I said that is the most expensive phone in the world and it doesn’t appeal to business customers because it doesn’t have a keyboard, which makes it not a very good email machine. Now it may sell very well or not, you know, we have our strategy, we’ve got great Windows Mobile devices in the market today. […] So I kind of look at that and I say, well, I like our strategy. I like it a lot. […] Right now we’re selling millions and millions and millions of phones a year, Apple is selling zero phones a year. In six months, they’ll have the most expensive phone by far ever in the marketplace and let’s see, what’s the expression? Let’s see how the competition goes […].
Cinque anni dopo, iPhone è un business più grande dell’intera Microsoft di Ballmer. Più significativo ancora, alla fine di quest’anno prossimo ci saranno nel mondo più apparecchi Android (piattaforma che ha sposato pienamente parti fondamentali della filosofia dietro iPhone) che apparecchi Windows. E alla fine del prossimo questi ultimi saranno meno degli apparecchi iOS.
Il link precedente illustra come cambiamenti drastici nei rapporti di forza e nella composizione del mercato siano la regola, nell’informatica. E Microsoft ha appena confermato l’enormità di questi cambiamenti con l’annuncio di Surface, spartiacque definitivo tra la vecchia e la nuova epoca. Se vuole gli stessi profitti di prima, Microsoft deve produrre il proprio hardware e cambiare profondamente la propria filosofia.
Siamo ufficialmente in una nuova epoca, testimoniata (Apple non ha inventato niente, era tutto scritto e semplicemente lo ha letto prima e meglio degli altri) dall’arrivo di iPhone negli Apple Store il 29 giugno 2007.