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Un codice per i blog

11 Aprile 2007

Un codice per i blog

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Quel che si dice in Rete. La proposta di Tim O'Reilly: un codice di condotta. Jaiku, Twitter, Tumblr: impazza il microblogging. Che succede se le Api spariscono?

Il codice di condotta. Tim O’Reilly, dopo le recenti minacce alla blogger Kathy Sierra, propone un codice di condotta per i blogger. Carola Frediani apprezza soprattutto il divieto ai commenti anonimi: se si vuole partecipare alla conversazione, è opportuno mettersi in gioco. Paolo Valdemarin è scettico sull’utilità di una simile iniziativa, e convinto delle capacità di autoregolamentazione della blogosfera. Luca Conti trova pleonastiche molte delle regole proposte da O’Reilly. Luca De Biase è contento che se ne parli, se non altro per spingere ogni blogger a riflettere sul suo personale codice di condotta, e formalizza il suo, seguito a ruota da Massimo Mantellini e da Maurizio Goetz. Dario Salvelli è convinto che le regole fisse servano a poco, e Blog4Biz prova a vedere la faccenda dal punto di vista del corporate blogging.

Jaiku contro Twitter. Si fa avanti un nuovo concorrente nel mondo del microblogging. Si tratta di Jaiku, servizio già online da tempo, ma che solo da poco si è evoluto in un clone di Twitter. Giovy spiega il salto fatto da Jaiku, e si chiede se possa diventare il nuovo Twitter. Tommaso Sorchiotti è convinto di sì: le funzionalità del nuovo arrivato sono migliori e più orientate alla comunità.

Tumblr mania. Mai come in questo momento sembrano popolari i sistemi di blogging minimalisti come Tumblr. Maxime spiega, rispondendo a un’intervista, perché ritiene Tumblr un prodotto molto valido. Marco Cattaneo non è d’accordo. Tumblr e Twitter, secondo lui, sono solo una moda passeggera.

La volatilità delle Api. Carlo Beccaria riflette sulla cultura del mash-up: cosa succede se improvvisamente le Api di un servizio vengono meno, come sta accadendo con Google?

La Thailandia e YouTube. Giorgio Taverniti parla del caso della censura Thailandese a YouTube da un punto di vista privilegiato. E spiega la dura reazione del governo.

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