L’avvento di Internet e il decollo del commercio elettronico hanno creato una forte domanda di strumenti d’identificazione affidabili. Molte società d’informatica specializzate nella biometria sono impegnate in numerosi progetti di standardizzazione, come lo sviluppo di una biblioteca software comune battezzata HA-API (Human Authentification Application Programming Interface).
L’ultima frontiera del settore dell’identificazione per mezzo di impronte digitali è un microprocessore specializzato che registra l’impronta di una persona al semplice tocco. É munito di mini-ricettori che misurano automaticamente la superficie del dito e ne prendono contemporaneamente l’impronta. La società Infineon ha presentato un prototipo di questo processore, e conta di metterlo in commercio a 20 dollari quanto prima.
Ma sono numerose le società che si sono lanciate nel nuovo business. La giapponese Nec ha recentemente presentato diversi sistemi d’identificazione per mezzo di impronte digitali destinati a un vasto pubblico a prezzi interessanti. Questi sistemi possono essere utilizzati con una certa efficacia in luogo di una parola d’ordine per l’accesso a un computer protetto. Il sistema Touchpass della Nec è venduto a 300 dollari per una sola postazione e comprende un mini-scanner e il software necessario.
Oltre a sistemi che si basano sull’analisi delle impronte digitali, sono già pronte anche altre tecnologie. Sono sempre più numerosi, ad esempio, i PC equipaggiati con piccole telecamere destinate alla videoconferenza.
Partendo dall’osservazione di questo settore in espansione, la start-up Saflink (SAF sta per Secure Authentification Facility) ha messo a punto uno strumento che si basa contemporaneamente sulle impronte digitali, la voce e la fisionomia. Una versione per 10 utenti costa solo 199 dollari. Saflink vende anche una versione specifica del prodotto destinata a Internet. Si chiama Safsite e contiene un particolare plug-in che si installa nei browser e permette l’identificazione, attraverso la voce, degli utenti di Internet.
Le tecnologie di autenticazione biometriche destinate al grande pubblico possono sostituire con uguale affidabilità una parola d’ordine, ma non possono servire per identificare formalmente una persona. Ciò richiede in effetti strumenti molto più sofisticati e quindi molto più costosi, come la registrazione ad alta definizione delle impronte digitali o la digitalizzazione dell’iride.
Iriscan ha recentemente presentato un prototipo di scanner per occhio dal costo di circa 1.000 dollari, capace di scattare una fotografia ad alta risoluzione dell’occhio allo scopo di identificare con precisione una persona. L’apparecchiatura è per ora collegata a un computer che analizza l’immagine, ma Iriscan pensa di potere, prima della fine dell’anno, effettuare il lavoro tramite un chip sistemato direttamente all’interno dello scanner.
Alcune banche americane e britanniche stanno sperimentando questa tecnologia per controllare l’ingresso degli impiegati nei loro locali.
Per saperne di più:
http://www.saflink.com
http://www.infineon.com
http://www.iriscan.com