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UE: preoccupazioni per l’iniziativa Time Warner-Microsoft in materia di DRM

10 Novembre 2004

UE: preoccupazioni per l’iniziativa Time Warner-Microsoft in materia di DRM

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I due colossi americani intendono elaborare insieme una soluzione di Digital Rights Management, cioè di gestione elettronica dei diritti d'autore

Voci ufficiose affermano che la Commissione europea è in procinto di comunicare le sue raccomandazioni a Microsoft e Time Warner, in merito al loro progetto di acquistare, ognuno al 50%, ContentGuard, società specializzata nella realizzazione di soluzioni per la gestione elettronica dei diritti d’autore (DRM).

In realtà, Microsoft dispone già di una tecnologia proprietaria per la gestione digitale dei diritti d’autore, quella inserita nel suo lettore multimediale e nel suo sistema operativo: Windows Media Digital Rights Management.

In occasione del lancio sul mercato di questo dispositivo, la casa di Redmond aveva avuto qualche problema legale. Nel 2003, infatti, era stata citata in giudizio dalla società InterTrust – joint venture tra Philips e Sony – con l’accusa di violare undici dei suoi brevetti in materia di DRM. In questo caso, la giustizia americana ha dato ragione a InterTrust e la software house americana ha dovuto accettare di versare 440 milioni di dollari alla ricorrente per evitare di dover ritirare il suo prodotto del mercato. Alcuni mesi prima, Microsoft aveva dovuto risolvere problemi analoghi con Sun e AOL.

Obiettivo standard comune

Il progetto congiunto di Microsoft e Time Warner mira a proporre una soluzione di DRM capace di promuovere uno standard di protezione dei contenuti digitali.

E infatti, ContentGuard è da tempo impegnato in lavori di standardizzazione in materia di gestione dei diritti d’autore, in particolare attraverso l’utilizzo dell’XrML, un derivato del linguaggio XML, appositamente concepito per permettere agli strumenti di DRM di comunicare tra loro. L’XrML è sostenuto, in particolare, da HP, Verisign e Universal, e adesso anche da Microsoft.

Oltre alla creazione di uno standard comune, un altro elemento che ha motivato la scelta delle due società americane è stato il portafoglio clienti di ContentGuard, composto da grandi società internazionali.

Non resta dunque che attendere le raccomandazioni della Commissione europea, per valutare quale potrà essere il futuro dell’iniziativa Time Warner/Microsoft.

L'autore

  • Annarita Gili
    Annarita Gili è avvocato civilista. Dal 1995 si dedica allo studio e all’attività professionale relativamente a tutti i settori del Diritto Civile, tra cui il Diritto dell’Informatica, di Internet e delle Nuove tecnologie.

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